L’amore livella le differenze sociali
La fiction sul tema sentimentale non conosce tramonto. Sacrificio d’amore in onda su Canale 5 è il titolo di una nuova storia girata in costume che ricorda la serie Orgoglio di Rai 1...
La fiction sul tema sentimentale non conosce tramonto. Sacrificio d’amore in onda su Canale 5 è il titolo di una nuova storia girata in costume che ricorda la serie Orgoglio di Rai 1. È sempre la passione tra una donna nobile e un uomo di rango inferiore la trama attorno a cui girano parecchi comprimari che ricostruiscono l’ambiente signorile d’inizio secolo scorso nella città di Carrara. Servitù e operai sfidano il mondo di padroni e ricchi non solo con le rivendicazioni sociali, ma anche permettendo che l’affetto che nasce tra loro non sia frenato dalla diversità di rango. L’amore che unisce esponenti di ceti diversi costringe perciò a rivedere le rigide posizioni del periodo, mettendo in contrapposizione chi si attiene alla rigida etichetta e chi invece fa prevalere la passione. Tutto questo porta con sé inevitabili e spesso segrete sofferenze e suscita interrogativi su come e fino a che punto la ragion di stato o di casato possa avere il sopravvento sulla felicità delle persone.
Parecchi stereotipi popolano questo racconto, come la governante della casa nobile che per forza deve essere crudele e insensibile, o la madre superiora delle suore che secondo cliché deve sempre mostrarsi dura e poco incline alla vita spirituale. Unico elemento di originalità di questo nuovo soggetto televisivo sta nella suddivisione in 26 puntate, un tempo notevolmente lungo per prodotti di questo genere, segno che gli autori confidano in una fidelizzazione del pubblico, convinti che non sarà preso dalla noia in un inevitabile tira e molla di coppia e di contrasti che continuamente impediscono l’inevitabile lieto fine. L’Auditel indica che circa il 10% dei telespettatori ha scelto finora di seguire le vicende d’amore ambientate nelle cave di marmo della Toscana. A dare volto a questa nuova fiction sono stati chiamati attori beniamini del pubblico come Giorgio Lupano, già interprete di Paura d’amare; Francesco Arca, protagonista di Rex, e Francesca Valtorta, apparsa in tv grazie a Braccialetti Rossi. Proprio nel suo essere scontato e prevedibile sta la forza di questo teleromanzo che non fa mettere in moto nuovi ragionamenti, ma semplicemente concede spazio alle emozioni così da favorire l’immedesimazione con quanto si vede sul teleschermo.
Mentre è già iniziata la campagna elettorale e sempre più serate televisive saranno occupate dai talk show politici, questo sceneggiato costituisce un’ottima alternativa per chi desidera svagarsi sull’onda del romanticismo.
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