Il mattino ha bei temi ma toni forti
Bel tempo si spera è l’augurio che ogni mattina i telespettatori di Tv2000 auspicano si possa avverare seguendo il programma d’attualità che porta questo titolo.
Bel tempo si spera è l’augurio che ogni mattina i telespettatori di Tv2000 auspicano si possa avverare seguendo il programma d’attualità che porta questo titolo. La conduttrice Lucia Ascione (nella foto), dopo le notizie meteorologiche, prepara una ricca scaletta con una lunga serie d’interviste sia sui fatti d’attualità, sia con lo sguardo rivolto al passato, con l’intento di far compagnia a chi, magari anziano, per vari motivi trascorre le prime ore del mattino da solo in casa. Gli argomenti affrontati sono davvero molto assortiti, ma in tutti generalmente viene riservato un confronto più o meno ampio e diretto con l’esperienza religiosa o in riferimento al tema trattato o per quanto riguarda la vita privata dell’ospite di turno.
Ascione come intervistatrice ha un tono decisamente troppo forte. Capita che non aspetti neppure la conclusione della risposta del suo interlocutore e subito proponga un’altra questione senza aver minimamente badato a quanto le è stato detto. Altre volte invece più che domande, fa delle affermazioni alle quali l’ospite non può far altro che acconsentire o smentire senza alcun tipo di commento personale. Con un passato da biologa, da quasi vent’anni è arrivata come giornalista a Tv2000, non nascondendo il suo temperamento impetuoso. Il programma, che si pone in diretta concorrenza con Unomattina, Mattino Cinque e i talk di La7, affronta con una buona scelta temi che queste altre trasmissioni invece ignorano, ma più che un salotto televisivo assomiglia a una speciale aula dove ogni mattina gli studenti sostengono gli esami con una professoressa che più che porre domande, continua, anche se in modo insolito, a fare lezione, poco interessata a capire se gli alunni abbiano compreso o siano interessati dall’argomento. La trasmissione è per certi versi l’erede di Nel cuore dei giorni, programma innovativo iniziato nel 2011 che sempre sulla stessa emittente accompagnava il telespettatore con sette segmenti lungo tutto il corso della giornata. Una proposta, forse dallo stile troppo radiofonico, che dopo qualche anno venne inspiegabilmente tolta dal palinsesto. Quasi ogni giorno, comunque, l’auspicio del titolo si avvera nelle storie di speranza portate alle luci delle ribalta con il tono irruente dell’Ascione.
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