Le bufale dei populisti in economia

Carlo Cottarelli è un economista che non appartiene ad alcun schieramento partitico-politico. È semplicemente un uomo libero che esprime con trasparenza ed onestà il proprio pensiero. L’autorevolezza gli deriva dalla sua lunga esperienza maturata sul campo iniziata nell’ufficio studi della Banca d’Italia, proseguita come direttore esecutivo al Fondo monetario internazionale a Washington ed infine, dal novembre 2017, quale direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici dell’Università Cattolica di Milano. In questo stimolante libro, che si presta per la chiarezza e la semplicità del linguaggio ad essere letto anche dai non addetti ai lavori, smaschera le bufale sull’economia che da tempo gli opinion leader ci stanno regalando in grande quantità. Per la verità la manipolazione dei dati e le letture di parte sono da sempre una costante, uno strumento ben oliato usato dalla politica per guidare l’opinione pubblica verso la direzione desiderata. Oggi però, a differenza di un tempo, il circuito mediatico dei social-media moltiplica e ingigantisce a dismisura gli effetti delle “fake news” che si propagano in tempo reale, su platee vastissime creando dei corto circuiti informativi in cui non si riesce più a distinguere i fatti dalle opinioni, la verità dalle tesi di parte, la realtà dalla manipolazione. In economia la cosa risulta ancor più grave perché porta ad assumere comportamenti che vanno in senso contrario alla logica economica, all’utilità del singolo quale produttore-consumatore o risparmiatore-investitore e al bene comune, vale a dire ad una crescita equilibrata dell’intera società. In otto densi capitoli Cottarelli esamina le tesi populiste che vengono propinate da destra e da sinistra e dati alla mano mostra i gradi di manipolazione delle stesse. Analizza così le euro-bufale (i rapporti con l’Unione Europea), le bufale bancarie, quelle contro i tecnici e le ricette economiche ortodosse (la politica deve comandare), le bufale sulle pensioni, sui poteri forti, le balle dell’establishment e delle opposizioni soffermandosi anche sulle tecniche, consolidate, di manipolazione. È una lettura che apre gli occhi ai cittadini, che li rende consapevoli ed informati, che offre loro strumenti di decodificazione per mostrare la realtà. “Spero che questo libro – scrive in conclusione l’autore – serva a ridurre il rischio di essere presi in giro da chi produce e mette in circolazione bufale economiche e che vuole farci imboccare la strada sbagliata. Ne va del nostro futuro”. Una speranza che, c’è da augurarsi, diventi realtà.