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La Rivelazione, la Parola, la teologia

Sergio Gaburro
Viva vox Revelationis.
La trasmissione della Parola di Dio
Aracne editrice - Roma 2017
pp. 212 - euro 14

Parole chiave: Viva voxz Revelationis (1), In libreria (40), Libro (65), Valentino Sartori (2), Sergio Gaburro (2)
La Rivelazione, la Parola, la teologia

Come ogni cultore di teologia fondamentale, Sergio Gaburro è tornato spesso a confrontarsi con il tema della Rivelazione, segnalando sempre, però, con puntualità e accortezza la differenza fra il carattere incandescente/trascendente della Parola di Dio e le necessarie mediazioni che la teologia nomina tecnicamente come “luoghi teologici”. Questa differenza, che non comporta una divaricazione, viene segnalata da una inconfondibile cifra che l’autore non ha mai smesso di limare: la voce. Da questo è motivato il titolo Viva vox Revelationis.
La recente pubblicazione presenta evidenti tracce di incubazione nell’ambito della didattica, ma raggiunge il lettore con il linguaggio fresco ed evocativo di altre tipologie di scrittura. Dall’ambito menzionato deriva la necessità di dedicare un’ampia porzione di pagine (il primo capitolo) al profilo della teologia, che Gaburro pone sulla scena della storia nella diversità dei modelli che si sono susseguiti e, in qualche caso, sormontati. È forse utile, a questo punto, additare un primo pregio dell’agile saggio apparso per i tipi dell’editrice romana Aracne. Talvolta la teologia è trattata in posizione apologetica o critica – i due aspetti non necessariamente si oppongono – rispetto ad una Tradizione intesa prevalentemente come riserva di contenuti che mediano fedelmente la Rivelazione nella storia. Sottotitolando il proprio scritto La trasmissione della Parola di Dio, l’autore mette tutte le proprie pagine in questa prospettiva: in questa maniera, la teologia non è solo intelligentemente piegata sui contenuti della Parola trasmessa, ma è essa stessa motivo e vettore di una Tradizione dinamicamente intesa, come in termini espliciti il numero 8 della Costituzione dogmatica Dei Verbum indica, quando parla dello studio dei credenti.
Senza fare torto al secondo capitolo, asciutto ma tutt’altro che sbrigativo, che giustamente indica nella Rivelazione il fondamento della teologia, vale la pena di spendere qualche parola sul terzo ed ultimo capitolo che l’autore titola sinteticamente “I contesti”. Gaburro vi individua tre decisive ed emergenti domande di senso con cui la pretesa cristiana – nel medio della riflessione teologica – deve fare i conti. In questa terza soglia della riflessione dipanata dal saggio, si apprezza il dialogo aperto, autentico e competente con la riflessione filosofica contemporanea. Un tocco d’intelligente simpatia in più si avverte nei confronti della ricerca fenomenologica, che permette all’autore di fare spazio, contemporaneamente, all’eccedenza del compimento cristologico della Rivelazione e alla ricchezza dei più diversi cammini di avvicinamento al mistero di Dio, del mondo e dell’esistenza umana.

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