Donne altruiste nell’esordio narrativo di Bentivegna
Melissa Bentivegna
Un cuore di smeraldo in eredità
Historica edizioni
Cesena (FC) 2023
pagg. 224 - Euro 16
Verde, come il colore degli alberi e della natura, verde come la speranza, verde come l’energia e la vita. Un cuore di smeraldo in eredità (Historica edizioni, 2023), primo romanzo di Melissa Bentivegna, è un piccolo libro intriso di colore e di sfumature, di attenzione ai piccoli dettagli e agli incontri che sembrano coincidenze ma non lo sono. Perché, come in un disegno divino e misterioso, le vite delle persone si incrociano e trovano il loro senso nella bellezza della solidarietà proprio nel momento più opportuno. Ma cosa rappresenta il cuore di smeraldo? «Mentre scrivevo, ho ascoltato l’intervista di un cardiochirurgo, che aveva ricevuto lui stesso un cuore. Mi ha colpito profondamente la dinamica che c’è dietro la donazione degli organi, su cui non avevo mai ragionato a fondo fino a quel momento. Donare i propri organi è un gesto altruistico incredibile: significa consegnare un dono al futuro e fare un omaggio al tempo. Ma soprattutto crea degli intrecci impensabili, legami tra persone che magari non si sono neppure conosciute. E mi sono detta: un cardiochirurgo a cosa serve, se non c’è chi dona il cuore?». Ma c’è un’altra esperienza che ha segnato l’autrice: «Ho conosciuto una famiglia che ha donato gli organi del figlio, morto prematuramente. Quei genitori sono andati oltre il dolore. Credo che sia doveroso raccontare queste storie, perché rispetto a questo tema c’è ancora una certa rigidità».
In questo romanzo d’amore si intrecciano le vite di tre donne molto diverse. Tre, il numero perfetto, che richiama anche la lettera E, iniziale del nome di tutte le protagoniste. Sullo sfondo, una Verona di grande bellezza, con i suoi luoghi intimi, i vicoli del centro, stretti e sinuosi, gli angoli più silenziosi, i sanpietrini che fanno traballare chi ci cammina sopra, quasi a ricordare come la fragilità sia sempre vicina a noi, a ogni passo. Ma anche storie di violenza, come quella della bambina assistita dai servizi sociali e affetta da mutismo selettivo. «Le tre donne si prodigano per gli altri, ognuna a suo modo e con i propri strumenti. L’eredità diventa quindi un dono prezioso, qualcosa che arriva proprio perché lo si merita». E tutte si meritano qualcosa di importante: Ester, la conflittuale, la filosofa, l’introspettiva; Emma, donna affermata e carismatica; Enrichetta, con la sua fragilità e dolcezza. «In queste donne possiamo rispecchiarci, e anzi in ogni persona ci sono tanti aspetti simili a loro. Sta a noi saper cogliere i fili sottili che ci legano agli altri, e possono arricchire le nostre vite». Melissa Bentivegna presenterà il suo libro e incontrerà i lettori alla libreria Il Minotauro il prossimo 16 febbraio alle 18.30.
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