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Anna “la forestiera” in un paese del Salento negli anni Trenta

Francesca Giannone
La portalettere
Casa Editrice Nord
Milano 2023
pp. 416 - Euro 19

Parole chiave: Francesca Giannone (1), La portalettere (1)
Anna “la forestiera” in un paese  del Salento negli anni Trenta

È l’inizio dell’estate del 1934 quando, in una giornata caldissima, a Lizzanello, nel Salento, scende da una corriera una coppia con un bambino: lui è Carlo, felice di aver fatto finalmente ritorno al suo piccolo paese; lei è Anna, una giovane, affascinante donna del nord Italia, sua moglie. Insieme a loro, il piccolo Roberto. Ad accoglierli, Antonio, fratello di Carlo, immediatamente colpito dalla bellezza di Anna, velata di malinconia e preoccupazione per il suo futuro, così lontana da casa e in un paese che sembra esserle già ostile.

Inizia così la storia narrata da Francesca Giannone in La portalettere, una saga famigliare come non se ne leggevano da tanto tempo. Anna viene etichettata subito come “la forestiera” e sono soprattutto le donne a guardarla con sospetto: parla fluentemente il francese, è un’accanita lettrice di romanzi, insegna alla nipotina e alle ragazze che incontra quanto sia importante, per una donna, essere emancipata e colta. Tanto che decide di fare domanda per essere assunta come portalettere, nonostante il disappunto del marito e della cognata, alla quale non sfuggono le occhiate che Antonio, il marito, rivolge di nascosto a quella donna così poco rispettosa delle regole tradizionali. Quelle secondo cui una ragazza trova il senso della vita solo se si sposa, e una moglie deve obbedire incondizionatamente al consorte, rinunciando alle proprie ambizioni per allevare figli e curare la casa. Esplode un vero e proprio scandalo, allora, quando per le strade del paese passa, in sella alla sua bici, Anna, la portalettere, indossando i pantaloni e consegnando, mentre è già scoppiata la Seconda Guerra mondiale, le cartoline che arrivano dal fronte, i messaggi degli innamorati, le lettere piene di nostalgia dei giovani immigrati in cerca di fortuna. Resterà “la forestiera” per sempre, Anna, ma sarà anche l’unica persona a conoscere tanti segreti che legano tra loro, lontani da occhi indiscreti, giovani e meno giovani della piccola comunità. E sarà proprio lei a progettare la Casa per le Donne, un luogo dove le donne sole potevano trovare una seconda possibilità, imparare a leggere e a scrivere, scoprire le proprie inclinazioni e provare a entrare nel mondo del lavoro, proprio nell’epoca in cui fu introdotto il suffragio femminile e intanto si faceva largo, seppure con fatica, una lenta rivoluzione culturale. Francesca Giannone sa descrivere con eleganza e delicatezza storie d’amore e storie di riscatto, regalando un affresco dell’Italia del Sud tra gli anni ’30 e gli anni ’50 ricco di fascino, dove piccoli grandi eroi coraggiosi lottano per veder riconosciuto il loro diritto a essere liberi.

Anna “la forestiera” in un paese del Salento negli anni Trenta
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