Il Calciastorie
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Tre promozioni in famiglia con tre squadre diverse

Marco, per qualche anno, è stato in forza alla Juventus. Il suo posto però non era quello, lo sapeva bene: neanche tra le riserve avrebbe potuto trovare spazio. Certo che allenarsi con Buffon e Del Piero, beh, è già una bella soddisfazione. La sua carriera l’ha costruita nelle serie inferiori: Lucchese, Vis Pesaro, Bellaria, Rimini...

Parole chiave: Il Calciastorie (121), Lorenzo Galliani (56), Sport (139), Calcio (136)

Marco, per qualche anno, è stato in forza alla Juventus. Il suo posto però non era quello, lo sapeva bene: neanche tra le riserve avrebbe potuto trovare spazio. Certo che allenarsi con Buffon e Del Piero, beh, è già una bella soddisfazione. La sua carriera l’ha costruita nelle serie inferiori: Lucchese, Vis Pesaro, Bellaria, Rimini. E un’apparizione in Champions League con una formazione di San Marino, La Fiorita, eliminata subito ma poco importa. L’ultima stagione non è andata male. Capitano della Savignanese, squadra romagnola, il 35enne centrocampista ha conquistato la promozione in Serie D. In quella stessa categoria dove, l’anno prossimo, non ci sarà il Rimini, a sua volta promosso in Serie C. Qui, in riviera, gioca Andrea, che di anni ne ha 25 ed è un difensore centrale. Difende i colori della sua città dal 2010, con una parentesi anche lui a Pesaro, e in Abruzzo, al San Nicolò. Per il Rimini, che nel 2006 fermò sull’1-1 la Juventus del dopo-calciopoli in Serie B, si torna a festeggiare e a sognare in grande. Il terzo brindisi è quello di Matteo, il più vecchio dei tre (37 anni), ma anche quello con un migliore pedigree calcistico. Juventus anche per lui – ma prima squadra, e comunque 11 presenze – poi Bologna, Parma, Brescia, Chievo (e a questo punto molti lettori di Verona Fedele avranno già capito chi è) prima di quattro anni ad alti livelli nella Roma di Totti. Dopo qualche altro anno in giro per l’Italia della Serie A, è sceso al piano di sotto. E, con l’Empoli, ha da poco festeggiato la promozione nella massima serie. Il suo esordio con i toscani è stato da favola: subito un gol nel big match contro il Palermo, altra forte pretendente alla Serie A. Cosa tiene unite le storie di Marco, Andrea e Matteo? Le tre stagioni da incorniciare, certo. Ma anche e soprattutto il cognome: Brighi. Non era mai successo – e difficilmente accadrà di nuovo – che tre fratelli festeggiassero tre promozioni con tre maglie diverse. All’appello manca Alessandro Brighi, classe ’75, anni e anni tra le serie minori. Chi segue il calcio dilettantistico in Romagna dice che le sue punizioni di destro non erano affatto male, e che forse avrebbe meritato maggior fortuna. Ad ogni modo, avrà festeggiato anche lui il primo “triplete” della storia conquistato in famiglia.

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