Chiamatemi Modeste ma per vincere mi sdoppio
Possiamo gonfiarci il petto, i migliori. Ma, sotto sotto, sappiamo di essere pieni di toppe e ammaccature. Anche per questo tifiamo Davide contro Golia e non ci dispiace sapere che tanti protagonisti della Bibbia siano pieni di difetti, da Mosè a Giacobbe, da Pietro a Paolo.
Possiamo gonfiarci il petto, i migliori. Ma, sotto sotto, sappiamo di essere pieni di toppe e ammaccature. Anche per questo tifiamo Davide contro Golia e non ci dispiace sapere che tanti protagonisti della Bibbia siano pieni di difetti, da Mosè a Giacobbe, da Pietro a Paolo. Se c’è stata salvezza per loro, c’è speranza anche per noi. In campo calcistico, a meno di non essere chiamati in causa come tifosi, simpatizziamo per i più deboli. Le coppe nazionali riservano spesso belle sorprese, perché nelle partite secche ci sta che qualche big faccia uno scivolone, o che almeno – come l’Inter contro il Pordenone lo scorso anno – riesca ad avere la meglio soltanto ai rigori, dopo una fatica non messa in preventivo. La coppa di Francia non fa eccezione e ci offre piccole favole. Come quella – 2018 – del Vendée Les Herbiers, squadra di terza divisione arrivata in finale contro il Paris Saint-Germain degli sceicchi: sconfitta più che onorevole (2-0) dopo una cavalcata meravigliosa. Anno nuovo, storia vecchia, anche se siamo solo ai 32esimi di finale. Protagonista una squadra sempre della serie C transalpina, sempre dal nome non sintetico, Entente Sannois-Saint-Gratien. Gli avversari sono quelli del Montpellier, quarti in Ligue 1, a un passo dalla zona Champions. Eppure la palla è tonda e i piccoli Davide sconfiggono la Golia del calcio con un gol di Souci al 93’, quando ormai non c’è più tempo per recuperare. Poco dopo tocca al Noisy-le-Grand Fc, che milita in un campionato regionale, fare da sparring partner al più quotato Gazelec Ajaccio, squadra della serie B francese. Ancora una volta, arriva la sorpresa: i dilettanti allo sbaraglio, già felici per essere arrivati fino a quel punto della competizione, vincono 2-1 e passano il turno. Le due vittorie inattese hanno qualcosa in comune. Anzi, qualcuno: si chiama Jimmy Modeste ed è vice allenatore dell’Entente Sannois-Saint-Gratien e mister del Noisy-le-Grand. A modo suo è stato protagonista di entrambi i trionfi. Non accadrà, ma sarebbe bello vedere quelle due squadre andare avanti nella competizione, fino ad affrontarsi. Con il povero Modeste costretto a dare indicazioni agli uni e agli altri, lottando contro se stesso. Al primo gol, dovrà contemporaneamente esultare e disperarsi. Per adesso, però, c’è solo da togliersi il cappello. Chapeau.
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