L'Hellas non concede il bis, vince la Juve 0-3
di ALBERTO MARGONI
Vittoria netta della Juventus che sbanca il Bentegodi 3-0 conquistando così la vetta solitaria della classifica. In gol al 28' con Vlahovic, al 39' con il giovane Savona e al 52' ancora con Vlahovic su rigore
Una Juventus assai cinica (cinque tiri nello specchio e tre gol) sbanca il Bentegodi riportando subito alla realtà il Verona reduce dal bel successo interno contro il Napoli. L'Hellas ha in qualche misura impensierito i bianconeri solo nel primo quarto d'ora di gioco, con la sua applicazione difensiva e un buon pressing, poi la squadra diretta da Thiago Motta ha preso in mano il pallino del gioco e, complice anche qualche disattenzione gialloblù, ha condotto a termine la missione che la proietta solitaria a punteggio pieno in vetta alla classifica della Serie A. Non è stata una partita spettacolare, complice il gran caldo che - nonostante l'orario serale - ha indotto l'arbitro a concedere in entrambe le frazioni di gioco il cooling break. Zanetti si premunisce schierando inizialmente una formazione con ben tre difensori centrali (Magnani, Coppola e Dawidowicz) nel tentativo di arginare le bocche da fuoco bianconere. Operazione non riuscita, visto che Vlahovi segnerà due gol e Mbangula si rivelerà il migliore in campo, facendo ammattire Tchatchoua sulla sua fascia di competenza. Dopo una lunga fase di studio, prima nota di cronaca al 14' con Di Gregorio che blocca in presa alta un cross di Lazovic da destra. Un minuto dopo è Bremer a immolarsi salvando in angolo su conclusione di Mosquera servito da Livramento (che peraltro ha deluso le attese). Al 18' ci prova Locatelli da fuori, Montipò devia in tuffo. Al 23' l'arbitro Giua annulla per evidente fuorigioco un gol di Savona. Al 38' la Juve (stasera in maglia gialla) passa in vantaggio. Duda perde palla a metà campo (e la Var giudicherà corretto l'intervento di Locatelli apparso ai più falloso), da Yildiz filtrante per Vlahovic che, sebbene contrastato da due difensori, controlla col destro e infila di sinistro in rete da posizione centrale. La reazione del Verona non c'è e al 39' arriva il raddoppio: cross dalla sinistra di Mbangula, sul secondo palo Savona fa da torre, Montipò e Coppola sono più attenti a controllare Vlahovic appostato sulla linea di porta che non a guardare dove va il pallone che entra inesorabilmente in rete per il 2-0 juventino. Gol del difensore di fascia destra Nicolò Savona, 21enne aostano, prodotto del vivaio bianconero, alla sua seconda partita (la prima da titolare) nel massimo campionato. Il Verona spreca con Suslov una buona opportunità, ovvero una punizione dai 23 metri in posizione centrale. Al 43' Mosquera cade in area di rigore, ma l'arbitro fa proseguire e dopo 3 minuti di recupero si va al riposo con il punteggio di 0-2.
Al 52' arriva la terza e decisiva segnatura juventina: Mbangula fugge sulla sinistra, entra in area e mentre sta per raggiungere il fondo viene atterrato da Tchatchoua. Giua fischia il penalty che Vlahovi trasforma con una conclusione a mezza altezza spiazzando Montipò. Duda viene ammonito per proteste. Prima cambi al 56': Frese per Magnani, Alidou per Livramento e Tengstedt per Mosquera. Ancora Juve al 61': spunto di Yildiz che entra in area da sinistra, tiro di destro respinto da Montipò. Al 64' Harroui rileva Lazovic. Al 68' primo tiro del Verona nello specchio della porta juventina: punizione di Suslov dalla destra (una sorta di corner corto), palla sul primo palo respinta in angolo da Gatti. Primo cambio operati da Motta al 68': Douglas Luiz rileva Mbangula. Al 77' Harroui fugge sulla destra, entra in area, tira sebbene sia sbilanciato ma la sfera termina fuori. Al 77' Savona e l'ex Cabal lasciano il posto a Rouhi (prima presenza in Serie A) e Kalulu. Occasione Hellas all'83': Tchatchoua entra in area, palla al centro, tocco di Tengstedt ribattuto da Di Gregorio. Ultimi cambi con Danilo e Anghelé (anch'egli all'esordio in A) che subentrano a Gatti e Cambiaso, mentre Duda lascia il posto a Dani Silva. Dopo 4 minuti di recupero arriva il fischio finale.
Vittoria meritata della Juventus che ha saputo condurre in porto la gara con attenzione e con giocate precise ottimamente finalizzate. Il Verona ci ha provato ma non ha una stella che illumini il gioco e c'è stato anche qualche pasticcio tra difesa (soprattutto sulla fascia destra da cui sono partiti quasi tutti i pericoli bianconeri) e centrocampo, con un attacco evanescente anziché no. Migliore in campo Mbangula, un'autentica iradiddio, mentre la palma del peggiore a colui che lo avrebbe dovuto limitare, ovvero Tchatchoua che invece ha pure provocato il rigore del definitivo 0-3.
Per la Juve un solitario e meritato primato in classifica, per l'Hellas la seconda grande affrontata in due partite. Domenica prossima alle 18.30 la non facile trasferta a Marassi sul campo del coriaceo Genoa di Gilardino.
(nella foto di Alberto Fraccaroli l'attaccante danese dell'Hellas Casper Tengstedt)
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