Pellegrini di speranza
Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (16 luglio), Madonna della Neve (5 agosto), Assunzione di Maria (15 agosto), Maria Regina (22 agosto), Natività della Beata Vergine Maria (8 settembre), Nome di Maria (12 settembre), Beata Vergine Maria Addolorata (15 settembre). L’estate è cadenzata da tante feste mariane...
Beata Vergine Maria del Monte Carmelo (16 luglio), Madonna della Neve (5 agosto), Assunzione di Maria (15 agosto), Maria Regina (22 agosto), Natività della Beata Vergine Maria (8 settembre), Nome di Maria (12 settembre), Beata Vergine Maria Addolorata (15 settembre). L’estate è cadenzata da tante feste mariane, dall’importanza e dal tono anche diverso. Forse per affidare alla Vergine Immacolata quella stagione che san Giovanni Bosco chiamava “la vendemmia del diavolo”, preoccupato che i suoi giovani si lasciassero andare ai vizi quando il caldo aumenta e l’Oratorio lasciava spazio al ritorno in paese. Oggi la tentazione si muove pure su altri canali, proprio nella stagione che spesso si riempie di chiacchiere vuote, luoghi comuni e agitazione inoperosa, per usare tre espressioni della lettera pastorale Sul silenzio. Colei che è definita, appunto, Vergine del silenzio ci mostra ancora una volta che proprio – e solo – da esso sanno nascere parole profetiche. Donna di poche chiacchiere, la giovane di Nazareth non è ingenua o “fuori dal mondo”: sa bene che – nella sua e in ogni epoca – ci sono i superbi, i potenti sono attaccati ai loro troni, i pochi ricchi sono indifferenti ai tanti bisognosi. Eppure, esprime questo sublime «cantico della speranza» – come lo ebbe a definire papa Francesco il 15 agosto 2013 – quello di tante «mamme, papà, catechisti, missionari, preti, suore, giovani, anche bambini, nonni, nonne» che affrontano «la lotta della vita portando nel cuore la speranza dei piccoli e degli umili». Maria e chi, come lei, ha la beatitudine di ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica (cfr Lc 11,28) sanno guardare le contraddizioni e i tempi bui della storia, con la certezza della vittoria dell’Amore, con la forza che viene dal sapere che prima o dopo tutte le ingiustizie saranno superate, che tutti coloro che si muovono con superbia si ritroveranno a fare i conti con la verità; che chi agisce pensandosi onnipotente dovrà presto confrontarsi con un’inevitabile caduta. Da qui ripartiamo, anche nel nostro percorso di informazione settimanale, raccogliendo pure in questo numero spunti di speranza, che sarà pure il tema del Giubileo 2025.
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