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Pellegrinaggio diocesano in Armenia, là dove Oriente e Occidente si incontrano

di REDAZIONE

Dal 17 al 24 maggio il pellegrinaggio diocesano accompagnato da don Francesco Grazian

Pellegrinaggio diocesano in Armenia, là dove  Oriente e Occidente si incontrano

di REDAZIONE

Pochi popoli hanno una storia tanto antica e affascinante come quella degli armeni. Su una terra dai paesaggi mozzafiato, a cerniera tra Europa e Asia e ai piedi del Monte Ararat, il popolo armeno scelse la fede cristiana nel 301, primo fra tutti, e fondò la Chiesa apostolica armena separata dalle altre chiese fin dal Concilio di Calcedonia. Un popolo che seppe anche inventare un alfabeto che gli permise la traduzione delle Sacre Scritture oltre che una vasta produzione letteraria. 

Un popolo che ha trovato la strada per l’indipendenza nazionale dall’Urss nel 1991 e che ha saputo guardare al suo futuro attraversando con coraggio il dramma della storia, che tra il 1915 e il 1916 lo ha visto soggetto di sterminio da parte dell’Impero Ottomano: un genocidio che causò circa 3 milioni di morti e una numerosa frammentazione di comunità armene in diaspora. L’Armenia di oggi è una nazione che ha saputo intraprendere un cammino di crescita mantenendo salde le sue fiere radici che affondano nel mito del valoroso capostipite Haik, discendente di Noè e padre di tutti gli armeni.

I motivi per visitare l’Armenia sono numerosi, soprattutto per chi ama storia, natura e tradizioni. Il patrimonio storico e culturale è caratterizzato dai millenari monasteri, come quello di Geghard, scavato nella roccia e Tatev, arroccato su una scogliera, luoghi che fanno assaporare l’autenticità di una fede dei riti millenari. Il paesaggio abbraccia i monti innevati del Caucaso fino alle verdi vallate dell’altopiano caucasico, in un alternarsi spettacolare di rocce e natura lussureggiante. Il lago Sevan, uno dei laghi d’alta quota più grandi del mondo, è un gioiello naturale con le sue acque di colore blu intenso. La cucina armena offre piatti come il khorovats (barbecue di carne), il lavash (pane tradizionale) e il dolma (involtini di foglie di vite). Gli armeni infine sono noti per la loro ospitalità che rende più autentica l’atmosfera di una terra che non è ancora stata invasa da un turismo di massa.

Nel pellegrinaggio diocesano in Armenia, dal 17 al 24 maggio, accompagnati da don Francesco Grazian, non sarà difficile farsi conquistare da questa terra e dal suo popolo gentile.

Per informazioni contattare il Servizio Pellegrinaggi della Diocesi – mail: pellegrinaggi@diocesivr.it – tel. 045.8083746.

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