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Comunicare con il cuore

“Parlare con il cuore. Secondo verità nella carità”. Questo è il tema della 57ª Giornata delle Comunicazioni sociali che si celebra quest’anno nella solennità dell’Ascensione del Signore.,,,

Parole chiave: Editoriale (407), Stefano Origano (141)

“Parlare con il cuore. Secondo verità nella carità”. Questo è il tema della 57ª Giornata delle Comunicazioni sociali che si celebra quest’anno nella solennità dell’Ascensione del Signore.
Il tema scelto dal Papa si collega con i messaggi che lo hanno preceduto nelle ultime edizioni approfondendo gli argomenti che hanno accompagnato la riflessione nel 2021 (“andare e vedere”) e nel 2022 (“ascoltare”) per arrivare adesso al “parlare”. “Non dobbiamo temere di proclamare la verità, anche se a volte scomoda, ma di farlo senza carità, senza cuore”, esordisce il Papa. “Questo porta chi ascolta a sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda, al punto da arrivare a sentire nel proprio cuore anche il palpito dell’altro. Allora può avvenire il miracolo dell’incontro, che ci fa guardare gli uni gli altri con compassione, accogliendo le reciproche fragilità con rispetto, anziché giudicare per sentito dire e seminare discordia e divisioni”. Significa che un comunicatore autentico deve incominciare il suo lavoro agendo su sé stesso per rendersi capace di vedere oltre le apparenze e “superare il rumore indistinto che non ci aiuta a discernere nella complessità del mondo in cui viviamo”.
Tale impegno non riguarda solo gli operatori dell’informazione: tutti siamo responsabili nel custodire il nostro linguaggio che oggi ha a disposizione mezzi straordinari capaci amplificare a dismisura il contesto di conflitto globale, oppure aprire nuove strade di dialogo non ostile e di vicendevole fiducia anche con chi è diverso da noi.
Nel messaggio si sente l’ansia profonda del Santo Padre per la situazione che lui stesso ha definito Guerra mondiale a pezzi: “Si rimane atterriti nell’ascoltare con quanta facilità vengono pronunciate parole che invocano la distruzione di popoli e territori. Parole che purtroppo si tramutano spesso in azioni belliche di efferata violenza. Ecco perché va rifiutata ogni retorica bellicistica, così come ogni forma propagandistica che manipola la verità, deturpandola per finalità ideologiche. Va invece promossa, a tutti i livelli, una comunicazione che aiuti a creare le condizioni per risolvere le controversie tra i popoli”.
Per i cristiani Gesù è la Parola fatta carne, Parola di verità e d’amore e indica la strada “per sentirci custodi gli uni degli altri”.

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