Condiscepoli di Agostino
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Le potenzialità delle sementi immesse da Dio creatore

Agostino è profondamente convinto che Dio è il creatore di tutte le cose (Cfr. De Trinitate 3,8.13).

Parole chiave: Mons. Giuseppe Zenti (330), Vescovo emerito di Verona (35)
Le potenzialità delle sementi  immesse da Dio creatore

Agostino è profondamente convinto che Dio è il creatore di tutte le cose (Cfr. De Trinitate 3,8.13). Ma che cosa significa il fatto che Dio è creatore di tutte le cose? Significa forse che crea ogni cosa istante per istante, ad una ad una? Smentirebbe il senso della sua Provvidenza. Agostino è l’inventore di una visione della Provvidenza che lascia sorpresi e stupiti. Mentre afferma che Dio è creatore di tutte le cose, da quelle micro a quelle macro, precisa il fatto che ha immesso in ciascuna delle potenzialità che Agostino definisce “semi” o ancor meglio “ragioni, cioè potenzialità, seminali”.

In altri termini, ogni cosa contiene dentro di sé le forze misteriose, ma reali, del suo proseguimento, per sviluppo evolutivo, nella storia. Quelle che noi definiamo solitamente cause seconde. Agostino ne parla in numerosi suoi testi. Fissiamo l’attenzione su come ne sviluppa il tema nel libro terzo della Trinità: “Certamente, di tutte le cose che nascono corporalmente e visibilmente negli elementi materiali di questo mondo sono nascosti certi semi occulti. Altro, infatti, è ciò che è già visibile ai nostri occhi dai frutti e dagli animali, altro quegli occulti semi di questi semi, donde, per comando del Creatore, l’acqua produsse i primi pesci e i primi volatili, e la terra i suoi primi germogli e i suoi primi animali secondo la loro specie. Né allora i semi furono prodotti in modo che si consumasse la loro forza nelle cose che in essi sono state prodotte; soltanto che per lo più vengono a mancare le congrue occasioni adatte al loro sviluppo... Creatore dei semi invisibili, cioè delle forze potenziali generatrici occulte, è lo stesso creatore di tutte le cose, poiché tutte le cose che alla loro nascita appaiono ai nostri occhi, prendono dai semi nascosti il punto di partenza del loro sviluppo, e assumono gli incrementi della loro debita grandezza e le distinzioni delle forme, per così dire, dalle leggi originali” (Ivi). Date queste premesse di Agostino, c’è da chiedersi, con lui stesso, se Dio ha manifestato la sua grandezza di Creatore più nel creare tutte le cose, ad una ad una, con un intervento artigianale, o nell’aver immesso infinite potenzialità fin dalle origini in ognuna. Agostino ci fa partecipi con lui delle meraviglie della creazione viva, dinamica. Diciamo pure evolutiva! L’evoluzione è parte essenziale della creazione. È il suo dinamismo. Impresso fin dalle origini dal Mistero di Dio creatore, Mistero di amore trinitario.

† Giuseppe Zenti

Vescovo emerito di Verona

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Le potenzialità delle sementi immesse da Dio creatore
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