La funzione degli Apostoli in sant'Agostino
Gli Apostoli sono i grandi dell'autenticità ed integrità della nostra fede
Per capire il senso che Sant’Agostino attribuisce alla comunione ecclesiale occorre entrare nel suo modo di concepire il valore e la funzione degli Apostoli nella Chiesa, che, non a caso, proprio nella Professione della Fede viene definita “apostolica”, oltre che “una, santa, cattolica”. Come a dire che la Fede ci è stata trasmessa dagli Apostoli come garanti di autenticità e integrità. Agostino considera gli Apostoli sotto diverse prospettive, evidenziate da altrettante simbologie. Alcune di esse mettono in risalto il versante della dinamicità e della proiezione nella storia. Altre, richiamandosi alle immagini architettoniche, mostrano il versante della staticità. Anzitutto il versante della dinamicità e della proiezione nella storia. Gli Apostoli sono gli evangelizzatori non di una loro filosofia, delle loro opinioni, ma della verità, di cui sono mediazione necessaria. Agostino evidenzia anzitutto una immagine che applica agli Apostoli: essi sono i monti sui quali Cristo espande la sua luce di verità, affinché per loro mezzo la verità raggiunga ogni uomo. In effetti, la verità, che trova la sua scaturigine in Dio, è stata partecipata agli Apostoli perché evangelizzassero tutti i popoli fino ai confini della terra. In forza dell’annuncio del Vangelo in tutto il mondo fatto dagli Apostoli, rappresentati nel loro compito di evangelizzatori dall’immagine delle nubi, ogni persona viene posta di fronte alla necessità di una scelta: accogliere o rifiutare il messaggio. E, in quanto evangelizzatori, gli Apostoli sono anche i padri, avendo generato le Chiese con la Parola della verità. Proprio questa funzione generativa degli Apostoli, che Agostino tinge dei tratti materni, pone nel contesto giusto anche quella di gui-da, espressa attraverso le immagini del condottiero, dell’ariete, del principe. Sul versante invece della stabilità, Agostino guarda agli Apostoli come ai fondamenti della Chiesa. Precisa, tuttavia, che l’essere fondamento non è cosa diversa dall’essere evangelizzatori. Ne sottolinea la stabilità e la perennità della funzione. E, nello stesso tempo, definisce l’area della edificabilità della Chiesa. La Chiesa si costruisce solo entro il perimetro della verità apostolica, la verità cioè affidata da Cristo agli Apostoli e da essi evangelizzata. Gli Apostoli, nel Fondamento dei fondamenti e nella Pietra angolare che è Cristo, costituiscono il perenne fondamento: sporgenze o contrazioni rispetto a loro deformano l’edificio, quando non lo mettono pure in pericolo di alterazione. Inoltre gli Apostoli sono le porte della Chiesa, in Cristo che è la Porta, e le colonne della Chiesa. Agostino tratta anche il tema della successione degli Apostoli, ritenendola una questione nodale per la sopravvivenza stessa della Chiesa. Grazie a questa molteplice funzione degli Apostoli, l’unità del Vangelo si è conservata anche in mezzo alla pluralità e alla diversità di culture in cui è stato annunciato. Gli Apostoli, infatti, tennero unito nella comunione fraterna il Vangelo che avevano dispensato nelle varie «dimore del Re», cioè nelle varie Chiese da essi fondate, dove, in forza della ininterrotta successione apostolica, siedono i loro successori, come i figli succedono ai padri. Grazie alla successione apostolica, in sostituzione degli Apostoli sono stati costituiti i Vescovi che, nel loro insieme, danno garanzia di continuità dell’autenticità del Cristianesimo con tutto il suo patrimonio di Parola e di Sacramenti necessari per la vita cristiana.
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