Il sacramento della Confermazione
Sacramento della Confermazione viene definito dal Catechismo della Chiesa Cattolica il secondo dei Sacramenti. Ma è definibile anche come Sacramento della Cresima. Come il Battesimo imprime il carattere. Il che significa che stabilisce un rapporto permanente tra Dio, nel caso specifico lo Spirito Santo, e il cresimato. Una volta celebrata, pertanto, la Confermazione o Cresima non può essere nuovamente celebrata.
Sacramento della Confermazione viene definito dal Catechismo della Chiesa Cattolica il secondo dei Sacramenti. Ma è definibile anche come Sacramento della Cresima. Come il Battesimo imprime il carattere. Il che significa che stabilisce un rapporto permanente tra Dio, nel caso specifico lo Spirito Santo, e il cresimato. Una volta celebrata, pertanto, la Confermazione o Cresima non può essere nuovamente celebrata. Prima di analizzarne il senso, è opportuno evidenziare un altro aspetto del Sacramento della Confermazione: “Con il Battesimo e l’Eucaristia, il Sacramento della Confermazione costituisce l’insieme dei «sacramenti dell’iniziazione cristiana»” (CCC 1285). Il che vuol dire che un credente è davvero nella condizione di essere un adulto nella fede solo quando ha ricevuto il Sacramento del Battesimo, della Confermazione e dell’Eucaristia.
Fatte queste due premesse, occorre riconoscere che il Sacramento della Confermazione non è di immediata e facile comprensione. A partire, ad esempio, dal suo rapporto con il Battesimo. In effetti, con il Battesimo non ci viene offerto da Dio tutto ciò che è necessario per vivere da figli suoi e membri della sua Chiesa? Perché un altro Sacramento? Non è forse superfluo il Sacramento della Confermazione? Il Catechismo afferma che “la recezione di questo sacramento è necessaria per il rafforzamento della grazia battesimale” (CCC 1285). Tutto fa concludere che il Sacramento della Confermazione è in dittico con il Battesimo. Non ne è una riedizione, ma un necessario completamento: “Con il sacramento della Confermazione i battezzati vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa, sono arricchiti di una speciale forza dallo Spirito Santo, e in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e difendere con la parola e con l’opera la fede, come veri testimoni di Cristo” (CCC 1285).
Approfondiamo. A partire dal legame che il Sacramento della Confermazione stabilisce tra lo Spirito Santo e il battezzato. Non c’è dubbio che già nel Battesimo chi è destinatario del Sacramento entra in rapporto anche con lo Spirito Santo, tant’è vero che viene battezzato, cioè immerso, nella realtà dell’Amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Nel grembo dell’Amore Trinitario ogni battezzato gode di un rapporto personale con ognuna delle Persone della Santissima Trinità. E allora, che cosa dà in più al battezzato il Sacramento della Confermazione? Lo arricchisce di una speciale forza da parte dello Spirito (cf CCC 1285). Che cosa significa ciò in definitiva? Tento possibili interpretazioni. Il battezzato già immerso nel grembo dell’Amore Trinitario, entra in un rapporto speciale con lo Spirito Santo che ha il compito di rendere il battezzato un membro significativo della Chiesa, fino a farlo diventare un vero testimone di Cristo, davvero responsabile della fede ricevuta nel Battesimo. Con la Cresima lo Spirito Santo si prende personalmente cura del battezzato per farlo diventare il meglio di sé, opera d’arte sua, suo atleta incamminato al traguardo della santità, rendendolo degno figlio del Padre nel Figlio. E lo abilita a raggiungere un tale traguardo grazie alla consegna gratuita dei suoi sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timor di Dio. Vi ritorneremo.