Grazie allo Spirito Santo chi ha la carità ha tutto da tutti
Agostino frequentemente ricorre all’immagine paolina del corpo, nel quale ogni membro è organicamente unito agli altri. In ambito ecclesiale spirituale, ribadisce la realtà che la fonte dei doni elargiti ad ogni membro è lo Spirito Santo, fonte delle differenze e, nello stesso tempo, dell’unità del Corpo ecclesiale “Se ami l’unità, ciò che possiede ciascuno lo possiede anche per te...
Agostino frequentemente ricorre all’immagine paolina del corpo, nel quale ogni membro è organicamente unito agli altri. In ambito ecclesiale spirituale, ribadisce la realtà che la fonte dei doni elargiti ad ogni membro è lo Spirito Santo, fonte delle differenze e, nello stesso tempo, dell’unità del Corpo ecclesiale “Se ami l’unità, ciò che possiede ciascuno lo possiede anche per te. Allontana da te l’invidia, ed è tuo ciò che ho io. Toglierò da me l’invidia e sarà mio ciò che appartiene a te. L’invidia divide, mentre la sanità unisce. Solamente l’occhio ha la capacità di vedere nel corpo. Ma vede solo per se stesso? Vede anche per la mano e per il piede e per le altre membra. Infatti se si para davanti al piede qualche inciampo, non rivolge lo sguardo altrove. E ancora: solo la mano è strumento di lavoro nel corpo. Ma opera solo per se stessa? Anche per l’occhio lavora. Se infatti qualche colpo non cade nella mano ma va a finire solo in faccia, forse che la mano dice: «Non mi muovo perché non colpisce me?». Così il piede serve tutte le membra con il suo camminare. Tutte le membra tacciono; la lingua parla per tutte. Noi possediamo dunque lo Spirito se amiamo la Chiesa. E la amiamo se restiamo nella sua compagine e nella sua carità. Abbi la carità ed avrai tutto, perché senza di essa nulla ti giova, qualunque cosa tu possa avere”.
Di conseguenza, solo chi ama il fratello è certo di possedere lo Spirito Santo, senza il quale non vi può essere amore nel cuore del battezzato. L’amore dello Spirito in noi ci fa sentire fratelli anche coloro che ci sono lontani.
“Se dunque ora la testimonianza della presenza dello Spirito Santo non avviene attraverso miracoli di tale sorta (il parlare tutte le lingue), da che cosa uno può venir a conoscere di aver ricevuto lo Spirito Santo? Interroghi il suo cuore: se ama il fratello, lo Spirito di Dio rimane in lui. Osservi bene, faccia un esame di coscienza davanti agli occhi di Dio. Esamini se c’è in lui l’amore della pace e dell’unità, l’amore verso la Chiesa diffusa su tutta la terra. Non rivolga il suo amore soltanto al fratello che gli è accanto. Noi non vediamo molti nostri fratelli, eppure siamo loro congiunti nell’unità dello Spirito. Che cosa c’è da meravigliarsi se non sono con noi? Siamo in un unico corpo; abbiamo un solo capo in cielo. Fratelli, i nostri occhi non vedono se stessi, come se non si conoscessero. Forse non riconoscono se stessi nell’unità della compagine del corpo? Infatti, come avete capito, essi conoscono se stessi nell’unione della carità. E quando ambedue sono aperti, non è possibile che l’occhio destro sia rivolto ad una realtà e quello sinistro ad un’altra. Se ne sei capace, punta l’occhio destro senza l’altro. Simultaneamente vanno assieme, simultaneamente si dirigono. Una sola è la direzione, anche se i luoghi da cui partono sono diversi. Se pertanto tutti coloro che con te amano Dio hanno con te una medesima direzione, non badare al fatto di essere separati nel corpo in quanto al luogo; simultaneamente avete fissato lo sguardo del cuore nella luce della verità. Perciò se vuoi sapere se hai ricevuto lo Spirito Santo, interroga il tuo cuore, semmai tu abbia soltanto il sacramento senza avere la forza del sacramento. Interroga il tuo cuore: se c’è l’amore per il fratello, sta’ sicuro. Non può esistere l’amore senza lo Spirito Santo. Lo grida Paolo: «L’amore è stato diffuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato»”.
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