Cristo è venuto in terra senza lasciare il cielo
Con i suoi fedeli Agostino non manifestava mai fretta di sbrigare in poche battute i testi biblici che intendeva commentare. Li sviscerava, per attingervi i messaggi segreti importanti per la vita di fede...
Con i suoi fedeli Agostino non manifestava mai fretta di sbrigare in poche battute i testi biblici che intendeva commentare. Li sviscerava, per attingervi i messaggi segreti importanti per la vita di fede. Sta commentando il passo: “Costui sappiamo di dov’è… quando verrà il Cristo, nessuno saprà di dove sia”. Agostino si mette nei panni di Gesù e spiega agli ascoltatori, parafrasando la sua risposta: “Voi sapete di dove sono, in quanto Gesù di Nazareth, di cui conoscete anche i genitori”. E precisa: “Sapevano tutto in quanto uomo, ma non ciò che riguardava la sua divinità”. In effetti, quel Gesù che conoscevano come uno di loro, era il Verbo di Dio, fatto uomo per salvarci: “Egli si è fatto ciò che aveva fatto (l’uomo). Si è fatto uomo Colui che aveva fatto l’uomo, perché non perisse ciò che aveva fatto”. Sta qui il mistero dell’Incarnazione che celebriamo a Natale. Ma Agostino si proietta sul mistero pasquale: “Non considerava il fatto che moriva per mano di essi, ma che moriva proprio per essi, perché nessuno abbia a disperare del perdono dei propri peccati”. Moriva per loro Colui che era venuto dal cielo, in quanto Verbo di Dio. Ma era venuto “in modo da non distaccarsi da ciò che era; ed è tornato là senza abbandonare noi”. In altre parole, con la sua Incarnazione il Verbo di Dio ha congiunto il cielo e la terra. Inscindibilmente. Per sempre. E commentando, in termini simbolici come di sua abitudine, il versetto: “Voi mi cercherete ma non mi troverete”, fa loro interpretare quel “non mi troverete” in senso topografico. Come avessero inteso: “Io vado nella diaspora”, cioè fuori dai confini della Palestina. Di fatto, precisa Agostino, Cristo sarebbe andato in mezzo ai pagani per formarsi la sua Chiesa, di cui era immagine, tipo, la donna guarita dal flusso di sangue, la quale, toccando il lembo del mantello di Cristo, fu risanata: “Colui che non la conosceva l’ha risanata; così ha fatto con i popoli pagani”. Dio, mandando il suo Figlio, “ha fatto di noi sue membra”. E i fedeli di Ippona, animati dalle parole di Agostino, tornavano a casa rinvigoriti nella fede.
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