Commento al Salmo 60
Sintesi del commento di Agostino al Salmo 60: in Cristo noi tutti siamo un solo uomo, un solo Cristo. Messi alla prova con Cristo, vittoriosi del diavolo con Cristo...
Sintesi del commento di Agostino al Salmo 60: in Cristo noi tutti siamo un solo uomo, un solo Cristo. Messi alla prova con Cristo, vittoriosi del diavolo con Cristo. Fiduciosi nella sua misericordia: “Perché sappiate che questa (del Salmo) è la nostra voce, qui (in questo verso) è come se parlasse un solo uomo; non è, tuttavia, un solo uomo, ma parla l’unità come fosse uno solo. In Cristo noi tutti siamo un solo uomo, poiché di quest’unico uomo il capo è in cielo e le membra faticano ancora in terra. Pertanto, questo possesso di Cristo, questa eredità di Cristo, questo corpo di Cristo, questa unica Chiesa di Cristo, questa unità che siamo noi, grida dai confini della terra. Ma che cosa grida? Ciò che ho detto sopra: ‘Esaudisci, o Dio, la mia preghiera’. In questa peregrinazione la nostra vita non può essere senza prova, poiché il nostro progresso avviene attraverso la nostra prova; nessuno può essere riconosciuto, se non è messo alla prova; né può essere incoronato, se non ha vinto e non può vincere se non ha combattuto; né può combattere, se non ha avuto un nemico e una prova. È dunque in angustia costui (il corpo di Cristo) dai confini della terra gridando, tuttavia non è abbandonato. Infatti, ha voluto prefigurare noi stessi, ciò che siamo come suo corpo, anche in quel suo corpo, nel quale già è morto ed è risorto ed è asceso al cielo, affinché dove il capo ha preceduto, le sue membra possano confidare di seguirlo. Perciò, ha trasfigurato noi in Lui, quando volle essere messo alla prova dal diavolo. In Cristo, infatti, tu sei stato messo alla prova, poiché da te Cristo aveva per sé la carne, da Lui stesso la salvezza per te. Da te la morte per sé, da sé la vita per te; da te le ingiurie per sé, da sé gli onori per te; pertanto da te la prova per sé, da sé la vittoria per te. Se in Lui noi siamo stati messi alla prova, in Lui noi vinciamo il diavolo. Tu consideri il fatto che Cristo è stato messo alla prova, e non consideri che ha vinto? Riconosci che tu in Lui sei stato messo alla prova, e riconosci che in Lui sei vincente. Avrebbe potuto tenere lontano da sé il diavolo; ma se non fosse tentato, non ti offrirebbe l’insegnamento di come vincere nella prova. Pertanto si è fatto Lui stesso per noi speranza; Lui ci ha dato lo Spirito Santo e noi camminiamo ora verso la speranza; non cammineremmo, infatti, se non avessimo speranza. ‘Sarò inquilino nella tua tenda per sempre’. Chi di noi sarà inquilino nei secoli? Qui noi viviamo pochi giorni e siamo in transito; qui siamo inquilini, saremo invece abitanti in cielo. Qui sei inquilino e qui udrai la voce del tuo Dio che ti dice: migra! Infatti, da quella casa eterna in cielo nessuno ti comanderà di emigrare: ‘Chi cercherà per Lui la misericordia e la verità?’. Si dice misericordia, perché Dio non considera i nostri meriti, ma la sua bontà, al fine di rimettere i nostri peccati e prometterci la vita eterna; la verità poi perché non inganna nel farci dono di ciò che ha promesso. Riconosciamola qui e facciamo in modo che come Dio ci ha offerto la sua misericordia e la sua verità, così anche noi facciamo qui la misericordia e la verità: la misericordia verso i deboli, verso i poveri, verso anche i nostri nemici; la verità, non peccando né aggiungendo peccato a peccato”.
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