Cinema
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Una Maddalena credibile e convincente

Maria Maddalena
(Gran Bretagna, 2018)
Regia: Garth Davis
Con: Rooney Mara, Joqauin Phoenix, Ariane Labed
Durata: 120’
Valutazione Cnvf: complesso/problematico/dibattiti

Parole chiave: Maria Maddalena (1), Cinema (103), Film (109)
Una Maddalena credibile e convincente

Se praticamente sterminata – a partire dal 1902, film Pathè colorato a mano fotogramma per fotogramma – è la filmografia sulla figura di Gesù Cristo, certamente minore è quella sulle persone che ne hanno accompagnato la vita, morte e resurrezione. Maria Maddalena, fra queste, ha avuto diverse impersonificazioni (la brava Yvonne Elliman ne ha fatto praticamente un doppio di se stessa in Jesus Christ Superstar sia in teatro che al cinema), ma forse mai un intero film a lei dedicato.
Colma la lacuna, e lo fa con un’opera davvero convincente, Garth Davis, al suo secondo lungometraggio dopo Lion (2016).
Rooney Mara è Maria Maddalena, Joqauin Phoenix è Gesù di Nazareth. Entrambi bravissimi, insieme ad una folta schiera di comprimari, rendono credibilissimo e appassionante il racconto sulla vita della giovane prostituta in cerca di riscatto.
Regia e sceneggiatura (non a caso di due donne: Helen Edmundson e Philippa Goslett) operano una scelta precisa e opportuna: quella di non idealizzare figure storiche e religiose, relegandole alla piattezza di una iconografia scontata e superficiale, ma di cercare una possibile interpretazione della loro vita e del loro incontro.
Maria, Gesù, ma anche Pietro (Chiwetelo Ejofor), Giuda (Tahar Rahim) e tutti gli altri sono esseri umani a tutto tondo, con fragilità, convinzioni, passioni positive, debolezze e ideali come molti e molte che ancora, per fortuna, calcano i sentieri di questo pianeta.
Ecco quindi che Maria Maddalena diventa in questo racconto una donna che vive in una società in cui esser nata femmina la pone in una posizione di partenza svantaggiata, e che vorrebbe, invece, decidere in autonomia a chi e come dedicare il suo amore.
Come spesso succede negli ultimi anni (il primo fu Pasolini, ma è alla Passione di Cristo di Mel Gibson che si deve la nuova vitalità dei luoghi scelti) il film è stato girato per buona parte in Italia: Matera, Gravina di Puglia, Crispiano, Napoli e Trapani. La buona (a volte un po’ troppo patinata) fotografia di Greig Fraiser dà a questi luoghi piena credibilità drammaturgica per le vicende che vengono narrate.
Assistiamo, seguendo i giorni e le storie di Maria di Magdala, di Cristo e degli Apostoli, alla descrizione della genesi di una grande speranza di cambiamento, talmente forte da esser presente e attuale a millenni di distanza.

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