Un racconto raffinato e senza retorica sui valori delle persone anziane
Fuga in Normandia
(Gran Bretagna, 2023)
Regia: Oliver Parker
Con: Michael Caine, Glenda Jackson, John Standing, Danielle Vitalis, Will Fletcher
Durata: 96 minuti
Valutazione Cnvf: consigliabile/poetico/adatto per dibattiti
Oliver Parker consegna al pubblico un film che, in qualche modo, è un bellissimo addio a due meravigliosi attori inglesi: sir Michael Caine, che alla veneranda età di 91 anni ha annunciato il suo ritiro dal mondo dello spettacolo dopo questo lungometraggio, e Glenda Jackson, che purtroppo è mancata pochi mesi dopo la fine delle riprese all’età di 87 anni. Tutti e due vincitori di ben 2 premi Oscar, portano sul grande schermo una storia vera. Ambientata nel 2014, si racconta di Bernard Jordan, anziano veterano della Royal Navy, e di sua moglie: vivono insieme in un appartamento all’interno di una casa di riposo in Inghilterra. Lui vuole recarsi sulle coste francesi per le celebrazioni in occasione del 70° anniversario della tristemente famosa carneficina che si è consumata in Normandia nel 1944. Pur non avendo ricevuto l’autorizzazione dal medico della casa di riposo, con la complicità della moglie, decide di partire autonomamente per arrivare sulla spiaggia al di là della Manica. La sua impresa assume dei caratteri abbastanza epici per il fatto che il fuggitivo aveva 89 anni ai tempi dell’accaduto (e per la risonanza mediatica che venne data all’episodio). La commemorazione, però, non è il principale motivo di quel viaggio... c’è qualcosa di più che si va scoprendo con l’avanzare della storia.
Un film che si potrebbe definire una piccola perla. Innanzitutto per la presenza scenica e la recitazione dei protagonisti: anziani, acciaccati, si muovono un po’ impacciati con girelli, carrozzine e bastoni… facendo trasparire una bellezza che quasi illumina i loro volti segnati da profonde rughe. Nessuna retorica sulla terza età, nessuno sconto sulle fatiche, niente da compatire e niente da spettacolarizzare: inquadrature che, nella loro verità, trattano con elegante delicatezza questa fase della vita, quasi non si capisce dove termina la finzione cinematografica e dove comincia la vita vera degli attori. Anche la tenerezza che Caine e Jackson riescono a trasmettere nelle scene di quotidianità di coppia li fanno sembrare due sposi anche nella realtà. In secondo luogo, la riflessione sulla guerra che traspare lungo la narrazione. Dall’affermazione lapidaria «Che spreco!» fatta da Bernard durante la visita al cimitero militare di Bayeux con le sue 5mila croci bianche, all’incontro tra Bernard e il suo amico Arthur con dei veterani tedeschi: scene in cui è davvero difficile trattenere la commozione.
Insomma, un film da non perdere: anche se la sua uscita adesso non è delle più felici, sicuramente molte sale andranno a recuperarlo in autunno.
Per la versione estesa della recensione: https://familycinematv.it
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