La rinascita di una famiglia e di una gazza che spicca il volo

Tratto dal libro Penguin Bloom. L’uccellino che salvò la nostra famiglia, il lungometraggio di Glendyn Ivin porta sul grande schermo la storia della famiglia Bloom: papà Cameron, mamma Samantha, i tre figli Noah, Reuben e Oli. Durante una vacanza in Thailandia, un incidente costringe Samantha su una sedia a rotelle senza nessuna possibilità di recupero. Infermiera, surfista, donna di casa molto attiva, improvvisamente si trova costretta ad essere aiutata per svolgere tutte le cose più ordinarie. La depressione che, di conseguenza, la accompagna pesa su tutta la famiglia che fa di tutto per aiutarla. Un giorno Noah, il primogenito, trova una piccola gazza ladra caduta dal nido e incapace di volare. Persuasi i genitori, la gazza resta nella famiglia Bloom e viene chiamata Penguin (perché bianca e nera). Sarà proprio il prendersi cura di questo animaletto che permetterà a Sam e a tutta la famiglia di trovare un nuovo equilibrio.
La storia vera di una rinascita, raccontata in maniera efficace. Cura notevole nella fotografia, così come la recitazione: una bravissima Naomi Watts nei panni della protagonista e ottimo anche il giovanissimo Griffin Murray-Johnston nei panni del secondo protagonista, Noah. Non può mancare una menzione per Penguin, o meglio, per l’addestratore Paul Mander che con ben otto esemplari di gazza è riuscito a mostrare le diverse fasi dell’inserimento del volatile nella famiglia Bloom.
Il racconto, attraverso i flashback e alcuni commenti affidati alla voce fuori campo di Noah, accompagna con delicatezza lo spettatore nella storia di questa famiglia, aiuta ad entrare in empatia con quanto vissuto dai diversi componenti, non nasconde la drammaticità dei fatti senza mai forzare la mano per strappare una lacrima o, peggio ancora, per far compatire i Bloom. Un film che mostra le fatiche di una famiglia messa duramente alla prova da un grave incidente, capace di ritrovare la speranza e la gioia di vivere attraverso l’amore, la sincerità tra i suoi membri, la condivisione delle gioie, delle fatiche e delle piccole o grandi conquiste quotidiane. Non una famiglia di supereroi, ma una famiglia normale, che trova negli affetti la forza per affrontare ogni giorno le difficoltà che fanno parte della vita. Una famiglia che come Penguin, se curata e accudita, può tornare a spiccare il volo e iniziare una nuova vita quando invece sembrava fosse tutto finito.