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I personaggi femminili dominano la scena

Black Panther: Wakanda forever
(Stati Uniti, 2022)
Regia: Ryan Coogler
Con: Angela Bassett, Letitia Wright, Winston Duke,
Danai Gurira
Durata: 161 minuti
Valutazione Cnvf: consigliabile/problematico/adatto per dibattiti

I personaggi femminili dominano la scena

La prematura scomparsa dell’attore Chadwick Boseman, nell’universo Marvel meglio noto come re T’Challa, ha lasciato un vuoto. Vuoto non colmato da altri attori a lui somiglianti, ma lasciato tale per dare alla storia una svolta diversa. Ed ecco che le scene iniziali del film, nelle quali si assiste al funerale wakandiano del defunto sovrano, sono molto particolari: la realtà e la finzione cinematografica si intrecciano fino a diventare quasi stranianti.

E subito dopo il lutto, una domanda fa capolino: chi sarà il successore del compianto regnante? Domanda che necessita di una risposta in tempi brevi, perché la nazione africana ha estremo bisogno di essere difesa dagli attacchi del mondo esterno, che cerca il preziosissimo vibranio. In questo scenario fa capolino anche un nuovo popolo, dagli echi un po’ Maya, un po’ Aztechi, un po’ atlantidei: i Talokan guidati da Namor.

Come in molte delle pellicole precedenti, anche in questa si possono riconoscere alcuni dei grandi temi sociali contemporanei: lo scontro tra civiltà, la dignità dei popoli, il tramandare l’identità collettiva. Sul piano delle storie personali dei personaggi, la grande questione della vendetta e del perdono trova ampio spazio.

La scomparsa del protagonista apre alla sceneggiatura (e quindi alla regia) la possibilità di sviluppare e approfondire i personaggi femminili rendendoli i veri motori della nuova storia.

Anche questo secondo episodio dedicato all’eroe africano si prende il tempo per scrutare e dare spessore ai supereroi e ai villain della storia: pur lasciando aperte alcune domande sul passato della sorella di T’Challa, il racconto regala un ritratto sufficientemente articolato della geniale e coraggiosa ragazza.

Il primo film era riuscito a portare a casa addirittura tre premi Oscar (la prima pellicola Marvel a ricevere i prestigiosi riconoscimenti), per il 2023 non è ancora dato sapere se Black Panther 2 ha qualche speranza, sicuramente non passa inosservato. A differenza dei vari Thor, in questi due tasselli del grande mosaico creato sulle storie di Stan Lee la qualità del prodotto finito, l’articolazione della storia e i ritratti dei personaggi rendono davvero notevole il risultato finale.

Ancora una volta intrattenimento capace di grande spettacolarità unitamente a spunti di riflessione, dal taglio a volte anche polemico nei confronti della realtà contemporanea e di alcuni dei suoi difetti. Una degna chiusura della molto sofferta fase quattro dell’universo narrativo Marvel. Fase che, anche attraverso questo film, apre a numerose e nuove possibilità narrative.

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