Dietro le quinte di un’opera in Arena
Magicarena
(Italia, 2015)
regia: Andrea Prandstaller, Niccolò Bruna
durata: 90 min.
Chi vi si è recato almeno una volta nella vita per il Festival lirico, sarà d’accordo: l’Arena è magica. A cominciare dall’atmosfera, soprattutto nel momento pre-spettacolo in cui si rinnova la tradizione e l’anfiteatro si accende delle luci delle candeline, e persino dalle gradinate più in alto, nel caldo soffocante di certe serate estive, tutto dell’Arena è magico. Ora Magicarena, il documentario corale diretto da Andrea Prandstaller e Niccolò Bruna, ci mostra che quella del teatro all’aperto più grande del mondo è una magia che inizia dietro le quinte molti mesi prima della messa in scena.
Prodotto dalla veronese K+ (protagonista di produzioni nazionali e internazionali tra cui James Bond-Quantum of Solace, Letters to Juliet, Bakita e il recentissimo Romeo & Juliet) in collaborazione con Le Talee e la Fondazione Arena, Magicarena racconta le settimane di allestimento dell’Aida di Giuseppe Verdi nella versione immaginifica diretta dai registi catalani de “La Fura dels Baus”, che nel 2013 ha inaugurato il Festival del Centenario.
La pellicola porta al cinema l’opera-simbolo dell’Arena dal punto di vista di sette personaggi che si incrociano tra la folla delle oltre duemila persone che lavorano alla macchina organizzativa del Festival lirico: la comparsa Marja, studentessa di biologia molecolare; Filippo, infaticabile aiuto-regista con la passione per il canto; la mimo Marjorlaine e il trombettista Massimo; il capo attrezzista Marco, cantante mancato; il figurante veterano, Federico, e la giovane Nadine al suo primo ingaggio nel coro.
Dalle selezioni invernali fino all’attesissima sera della prima, in Magicarena le vicende di queste persone si intrecciano con il progressivo completamento dell’opera. Così facendo si viene accompagnati attraverso quella che può essere considerata la vera vita di un’opera lirica, non fatta di grandi interpreti, registi o famosi direttori d’orchestra, ma di coloro che all’anfiteatro legano anno dopo anno la loro vita lavorativa: comparse, attrezzisti, coristi, musicisti di fila, sarti. Cittadini veronesi di nascita o d’adozione che contribuiscono, quasi sempre in modo anonimo, alla realizzazione dei grandi spettacoli lirici estivi apprezzati da migliaia di persone.
In un secolo sono stati messi in scena oltre 40mila allestimenti delle opere più famose del repertorio lirico mondiale, a cui hanno partecipato più di venti milioni di spettatori.
Il docu-film, proiettato al Seattle International Film Festival e precedentemente al Bif&st di Bari nella sezione Panorama Internazionale, è distribuito nei cinema da Flavia Entertainment. È stato presentato negli Stati Uniti e selezionato al Cairo international film Festival e, in concorso, al 28° FipaFestival international de programmes audiovisuels nella sezione Performing Arts. Nelle scorse settimane ha debuttato in prima nazionale al cinema Rivoli di Verona.