Le tre caratteristiche dell’Azione Cattolica: intergenerazionale, parrocchiale e laicale
di PAOLA SANDRINI
A San Fidenzio l’incontro con il Vescovo in preparazione alla Festa dell’adesione
di PAOLA SANDRINI *
Domenica 4 dicembre nella chiesa della Casa di spiritualità S. Fidenzio l’Azione Cattolica ha fatto festa con il vescovo Domenico Pompili in preparazione alla Festa dell’adesione che come ogni anno le associazioni parrocchiali vivono nella propria comunità l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata. Eravamo in 150 persone: qualche bambino, giovanissimi, giovani e adulti di tutte le età. Con noi erano presenti i nostri assistenti diocesani, mons. Alessandro Bonetti e don Alberto Malaffo, e anche alcuni assistenti parrocchiali. Dopo un momento di preghiera, in cui ognuno è stato chiamato a partecipare attivamente attraverso un gesto, abbiamo avuto la gioia di fare due chiacchiere con il nostro Vescovo. Un’occasione per condividere la nostra vita di Ac e in Ac. Le chiare parole del Vescovo hanno delineato tre caratteristiche peculiari dell’Azione Cattolica: l’intergenerazionalità, l’essere in parrocchia, l’essere laici. L’Azione Cattolica raccoglie persone di tutte le età, è una proposta che attraversa le generazioni, si snoda come la vita che è passaggio da una generazione all’altra. In Ac le generazioni interagiscono tra loro, si attivano a vicenda come accade con l’Acr dove l’attenzione verso i bambini e i ragazzi muove adolescenti e giovani che a loro volta coinvolgono gli adulti. La seconda peculiarità di cui ci ha parlato il Vescovo è la scelta della parrocchia, una scelta controcorrente. Scegliere la parrocchia significa scegliere tutti, scegliere di essere gruppo aperto di laici donne e uomini a disposizione della comunione, che ha necessità di essere vissuta. Infine il nostro essere laici, protagonisti nella vita che con convinzione seguono il Vangelo, ci fa essere donne e uomini inseriti nella vita quotidiana e che camminano con i piedi ben piantati per terra. Queste caratteristiche rendono l’Azione Cattolica una proposta ancora molto originale e decisamente interessante anche oggi. Al termine, il rinfresco ci ha dato modo di scambiare ancora qualche parola, questa volta personalmente, con il vescovo Domenico. Ora ciascuno riparte dalla propria parrocchia dove possiamo esprimere la nostra dimensione di appartenenza e continuare a scommettere su quello che siamo.
* Presidente diocesana di Ac