Un reality non reale sulla scuola
Mentre il ministro della pubblica istruzione è pronto a lanciare l’ennesima riforma della scuola, Tv2000 con La classe si occupa invece di chi ha abbandonato volontariamente l’obbligo scolastico perché ritenuto inutile. Questo fenomeno tocca addirittura il 17% degli alunni...
Mentre il ministro della pubblica istruzione è pronto a lanciare l’ennesima riforma della scuola, Tv2000 con La classe si occupa invece di chi ha abbandonato volontariamente l’obbligo scolastico perché ritenuto inutile. Questo fenomeno tocca addirittura il 17% degli alunni. La tv della Conferenza episcopale italiana, per invertire simbolicamente la tendenza, ha raccolto dieci giovani che hanno lasciato l’aula, proponendo loro di riprendere famigliarità con i banchi di scuola e offrendo, accanto alle lezioni di materie di base, numerosi altri incontri con personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo. Un altro modo di insegnare che punta a far rinascere motivazioni solide nei ragazzi affinché scoprano nell’istruzione un’opportunità di vita e non una perdita di tempo. Tutor speciale di questo gruppo è Marco Presta (nella foto), da vent’anni brillante conduttore, insieme con Antonello Dose, del seguitissimo programma radiofonico Il ruggito del coniglio, su Radiodue.
Per sei settimane la classe trova vitto e alloggio presso Villa Nazareth di Roma, dove ogni allievo sperimenta, oltre all’attività didattica, anche la vita comunitaria, con l’esigenza di doversi necessariamente confrontare con gli altri compagni che hanno vissuto situazioni simili alla sua. Infatti, se una persona abbandona la scuola, qualche problema lo porta con sé e raggiungere un nuovo livello d’istruzione potrebbe diventare non solo un’occasione d’arricchimento personale o di riscatto sociale, ma anche la soluzione di alcune difficoltà. Il genere del reality, che frappone riprese comunitarie agli interventi confidenziali non conosciuti dagli altri studenti, permette di far respirare al telespettatore il clima instauratosi in classe. Si può così seguire l’andamento scolastico senza però conoscere i voti ottenuti nella quotidiana lezione serale e nell’assemblea settimanale alla presenza di alunni, docenti e genitori.
Il programma è piacevole ma eccessivamente statico, troppo raffinato per ragazzi spesso privi di basi culturali adeguate per sostenere una lezione di letteratura o giornalismo. La classe di Tv2000 è molto diversa da quelle vere, lo stile è necessariamente televisivo, patinato. Certamente la proposta rappresenta un bel salto di qualità rispetto a quelle analoghe che altre emittenti propinano ai giovani, ma anche questo, come ogni reality, è eccessivamente artificioso per raccontare la verità. Non bastano le battute sferzanti del conduttore per rendere interessante quello che, in definitiva, è solo un messaggio ostinatamente ripetuto, per quanto condivisibile, sul fatto che l’abbandono scolastico è una grave sconfitta della vita.