Storie a lieto fine di chi trova il lavoro desiderato

Il nostro capitale umano è un’interessante rubrica che racconta storie a lieto fine di persone che hanno saputo trovare l’occupazione che cercavano. Il titolo del programma ben spiega l’ottica che si vuole illustrare. Non è il racconto di chi cerca uno stipendio, ma piuttosto l’accortezza delle aziende che riconoscono nei propri dipendenti dei collaboratori che costituiscono non solo un investimento per il futuro ma anche una ricchezza attuale di competenze ed esperienza che non si può facilmente sostituire o intercambiare velocemente in modo asettico. Giunta alla seconda edizione, la trasmissione, che ha anche ricevuto il premio del Moige come programma formato famiglia, dona speranza e fiducia a chi avverte come prioritario per la propria vita l’obbligo morale di essere impiegato in un lavoro che gli consenta di mettere a frutto le proprie conoscenze e di crescere professionalmente. La giornalista Metis Di Meo (nella foto), con alle spalle nel proprio curriculum anche qualche ruolo da attrice e un’intensa carriera come autrice televisiva, sa dare al racconto davanti alle telecamere il taglio di una fiction, che illustra come il protagonista della storia sia passato molte volte attraverso il riscatto sociale o la riscoperta di un impiego che gli ha in qualche modo cambiato la vita. Anche le Forze Armate con il loro fondamentale ruolo di addestramento delle reclute o l’impiego per coloro che sono sotto il regime della detenzione, costituiscono una brillante testimonianza al riguardo. La presentatrice a inizio trasmissione, spesso, si trova in un originale studio televisivo, e lì, ad esempio, attraverso lo spostamento di qualche oggetto o mediante inquadrature simboliche cerca di illustrare i concetti più alti che il programma vuole trasmettere. Interessante, a questo proposito, è vedere come ha descritto l’attività di un manager e l’attitudine precipua che questi deve avere nel coordinare i suoi collaboratori e sottoposti.
Quest’appuntamento settimanale su Rai 2 si pone in modo originale rispetto ad altri programmi che si occupano di lavoro, quasi a metà strada tra i racconti alquanto romanzati di Un boss in incognito e altre trasmissioni dedicate all’impiego con un taglio eminentemente giornalistico. Di Meo cerca la sua strada narrativa, mettendo in evidenza nelle diverse vicende gli elementi più interessanti, e, dall’altra parte, attraverso la voce degli esperti del settore, non racconta delle fiabe, ma mostra come la sinergia tra le diverse parti, più che la fortuna, possa effettivamente portare al frutto sperato.