Spiato in tv
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Poco seguito per una fiction d’altri tempi

The Halcyon è il nome di un hotel di lusso di Londra e anche il titolo di una miniserie televisiva in quattro puntate. Durante gli anni del secondo conflitto mondiale si svolgono le vicende che vedono per protagonisti la famiglia del proprietario, il personale di servizio e gli ospiti di questo albergo di alto rango...

Parole chiave: Spiato in tv (184), Giuseppe Begnigni (48), The Halcyon (1)
Poco seguito per una fiction d’altri tempi

The Halcyon è il nome di un hotel di lusso di Londra e anche il titolo di una miniserie televisiva in quattro puntate. Durante gli anni del secondo conflitto mondiale si svolgono le vicende che vedono per protagonisti la famiglia del proprietario, il personale di servizio e gli ospiti di questo albergo di alto rango. A reggere la trama del racconto più che i grandi eventi della storia sono i mille segreti di un ambiente così adatto al pettegolezzo. Sono tante le riunioni segrete, le mille relazioni amorose che nascono e muoiono in un ambiente così variegato, prima fra tutte quella tra il figlio del padrone e la figlia del direttore generale. Una diversità di classe sociale che avrà bisogno di molto coraggio per sfidare le convenzioni dell’epoca. In quest’ambiente di persone facoltose e umili dipendenti, infatti, a regnare è l’etichetta con pubblici encomi e riverenze che celano vizi e intrighi i quali disegnano una realtà ben diversa da quanto si potrebbe pensare. Il linguaggio usato è sempre in punta di fioretto, secondo le più convenevoli buone maniere cui si mescolano i più bassi istinti del tradimento e del ricatto. Questa produzione è a meta strada tra Downton Abbey, sceneggiato ambientato nel Regno Unito d’inizio Novecento, e il più ruspante Gran Hotel con i panorami del Trentino, andato in onda nell’autunno di due anni fa sempre su Rai 1. Più che lo sviluppo del racconto, a rendere gradevole questa serie, peraltro adatta ad un pubblico adulto, è la perfetta ricostruzione degli ambienti di quel periodo. Una vera gioia per gli amanti dello stile britannico della prima metà del secolo scorso, con una buona rappresentazione dell’alta società di allora. Nessun giovanilismo fuori luogo, né cadute di stile, con dialoghi verosimili e personaggi descritti a tutto tondo. Pare una serie d’altri tempi per la cura con cui è stata scritta e scenografata. Il pubblico di Rai 1 non è più abituato alla visione di programmi del genere, preferendo il melodramma latino rispetto all’aplomb d’oltremanica. Preferisce le figure stereotipate del bene e del male rispetto alla complessità di personaggi che nel corso della storia hanno un loro sviluppo interiore. Un prodotto così ben realizzato non ha tuttavia incontrato il favore dei telespettatori. Con un misero 10% di share è stato battuto per ben due volte da un programma musicale di Canale 5 per giovani che di sicuro non diventeranno mai clienti dell’Halcyon.

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