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Lo stile d’antan del varietà radiofonico

R­adio 2 Social Club da undici anni è un bell’appuntamento radiofonico molto seguito e dal settembre scorso la puntata del giorno precedente viene mandata in onda anche in televisione grazie a delle telecamere collocate nello studio radiofonico che riprendono quanto ospiti e conduttori vanno dicendo e facendo davanti al microfono...

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Lo stile d’antan del varietà radiofonico

R­adio 2 Social Club da undici anni è un bell’appuntamento radiofonico molto seguito e dal settembre scorso la puntata del giorno precedente viene mandata in onda anche in televisione grazie a delle telecamere collocate nello studio radiofonico che riprendono quanto ospiti e conduttori vanno dicendo e facendo davanti al microfono. A tenere alta l’attenzione è solo il puro suono della parola. Un esperimento che, se da una parte di sicuro riduce i costi – con un solo programma, infatti, si riempiono due palinsesti – dall’altra promuove una gradevole contaminazione fra strumenti di comunicazione diversi.
Luca Barbarossa (a destra nella foto), che da cantante ora si cimenta pure come conduttore, ha come spalla Andrea Perroni (a sinistra), artista versatile che utilizza le tante sfaccettature dell’ironia, dall’imitazione fino al tormentone, per rendere leggero il clima.
La trasmissione affronta anche temi più seri e d’attualità con lo stile particolare della radio che deve convincere, annunciare e rassicurare solo con le inflessioni e le sfumature del timbro vocale. La band in studio accompagna i cantanti che vengono in Rai per una chiacchierata sempre gradevole e quindi per far ascoltare il proprio brano musicale.
La qualità del suono, grazie ad una strumentazione adeguata, ci guadagna assai e trasmette bene calore e partecipazione interiore. Davvero la radio può suggerire molto ai professionisti del piccolo schermo. La leggerezza, l’arguzia, la pacatezza di un colloquio senza battibecchi o applausi a comando rendono questa ora e poco più di trasmissione un momento particolare all’inizio della mattinata.
L’intrattenimento proposto risente dello stile del varietà di un tempo, capace di dosare in modo equilibrato diversi ingredienti, così da non essere la colonna sonora aggressiva o invadente di chi magari può permettersi durante il lavoro di tenere la radio accesa o, in questo caso, anche di fermarsi a guardare la televisione. Come dice il titolo, le persone che seguono il programma sono così fedeli all’appuntamento da formare davvero un insolito, appassionato e coeso social club di fans.

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