Gli eventi del secolo breve proposti all’ora del tè
Nel bel mezzo del pomeriggio, proprio all’ora del tè, La7 propone in maniera insolita un appuntamento di approfondimento non dei fatti di attualità, ma piuttosto di quanto avvenne nel secolo scorso...
Nel bel mezzo del pomeriggio, proprio all’ora del tè, La7 propone in maniera insolita un appuntamento di approfondimento non dei fatti di attualità, ma piuttosto di quanto avvenne nel secolo scorso. Infatti C’era una volta il Novecento ripresenta le vicende più importanti dell’ultimo tratto del passato millennio. La trasmissione è affidata alla conduzione di due giornalisti, volti noti dell’emittente di Urbano Cairo, Luca Sappino e Alessio Orsingher (da sinistra nella foto). La coppia in un ampio studio televisivo dalle luci soffuse, senza pubblico in sala, se ne sta in piedi, appoggiata come davanti a un particolare muretto imbottito, dalle tinte gialle e rosse, quasi stesse andando a cercare in una videoteca ciò che più interessa. E, in effetti, gran parte del tempo della trasmissione, della durata di un’ora, viene occupato dalla visione di interessanti documentari, spesso con la voce narrante di Andrea Purgatori, che illustrano i grandi eventi del passato. In modo particolare in queste ultime settimane prevalgono i temi legati alla guerra.
Soprattutto per chi è nato nel secolo scorso tutto quello che viene proposto permette non solo di ricordare quanto magari vissuto, ma anche, arrivati a una certa distanza temporale dai fatti narrati, di capirne meglio il significato nel contesto della storia universale. Ma anche alle generazioni più giovani, il programma consente di comprendere bene come quanto capitato in passato continui ad esercitare il suo influsso sull’attualità.
Lo stile di conduzione dei due giornalisti è molto informale, presentandosi al pubblico con l’abbigliamento sportivo e dialogando fra loro in modo simpatico. Pur se adeguatamente preparati, questi appuntamenti stanno bene alla larga da uno sterile nozionismo. Infatti le domande poste agli ospiti, per la maggior parte in videocollegamento, puntano soprattutto a commentare quanto visto nei filmati, volendo coglierne il più possibile le similitudini e le divergenze con il presente. Il seguito di telespettatori in termini assoluti è assai modesto. L’Auditel segnala che il programma raggiunge circa il 2% di share. Un risultato che lo pone fanalino di coda fra tutte le trasmissioni in onda in contemporanea e che, tuttavia, si può allineare ai risultati ottenuti da La7. L’orario risulta sicuramente penalizzante, tuttavia rimane un bel segnale per una televisione che vuole essere di qualità.
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