Quirico narra l’esodo dei migranti
Domenico Quirico
Esodo. Storia del nuovo millennio
Neri Pozza – Vicenza 2016
pp. 176 – euro 16
È un’appassionante cronaca di vita che trafigge il cuore mettendoci con le spalle al muro. Esodo racconta in presa diretta dei viaggi fatti da Domenico Quirico in compagnia dei migranti nei principali luoghi da cui partono e in cui sostano o si riversano.
Dall’Africa e dal Medio Oriente, sconvolti dalla guerra, dalla povertà, dai soprusi e dal totalitarismo islamista, fino alle sponde e ai confini dell’Europa, la penna sopraffina di Domenico Quirico, giornalista de La Stampa e scrittore, narra la storia del nuovo millennio e di un mondo che sta cambiando. Di un popolo che si sposta da un Paese all’altro, di un’avventura umana oggi come ieri destinata a restare nella Storia. File di uomini che chiedono solo di essere accolti ma che invece vengono buttati via come immondizia nell’indifferenza totale del mondo. Prendiamo in mano una cartina geografica e osserviamo da dove vengono queste persone, quanta strada fanno, da dove partono quelli che noi chiamiamo profughi diretti verso la meta agognata che è l’Occidente. Il viaggio inizia dalla Tunisia per addentrarsi verso il Mali alla scoperta di quell’Africa dove la giustizia si fa da sé. E ancora verso il Marocco, la Libia e la Siria. Lungo la strada si incontrano colonne di uomini, donne e bambini trattati come bestie. E poi le logoranti attese, le contrattazioni, i relitti che assomigliano più a zattere che a battelli, il mare imprevedibile, la straziante traversata nella comunione eterna dei naviganti antichi che si scambiano un tozzo di pane, un sorso di acqua consapevoli di andare incontro alla morte. I silenzi, le speranze, le paure e l’inquietudine dei sopravissuti.
Una storia che ha dell’inverosimile tanto è cruenta. Ecco perché questo libro si legge con la testa ma soprattutto con il cuore. “Non è il rischio di morire o l’essere scampato che mi ha affratellato a questi 112 esseri umani, e che ha assorbito come una spugna i miei pregiudizi su di loro – scrive Quirico – è il viaggio stesso, la visione per 22 ore della sofferenza a cui si sottopongono, che pagano”. Urge quindi una “sacrosanta pulizia dei pregiudizi che feriscono la dignità degli uomini che respingiamo”.
Scuote le coscienze e ci risveglia dal torpore questa pubblicazione che ci fa capire perché un popolo rischia la vita per afferrare l’Europa scappando da guerre, carestia e miseria attraverso deserti, montagne e mari infiniti. Verso una terra promessa in fermento e destinata a divenire il mondo di domani.