Quando il coraggio consiste nel fare il proprio dovere
Marco Valentini
Quando sale la Notte
Editoriale Scientifica
Napoli 2019
pp. 152 – Euro 15
Nel volume Quando sale la Notte, Marco Valentini, attuale prefetto di Napoli, socio del Cai Amatrice dal 1999, scandisce ogni pagina giocando con riferimenti letterari e commenti musicali, cosa che gli permette di narrare una storia vera, che ha inizio il 24 agosto 2016 con il terremoto che alle 3.36 devastò Amatrice e le sue 69 frazioni, tra cui Capricchia, 1.103 metri sul livello del mare. In questa frazione di neppure trenta anime, c’è la casa che l’autore ha scelto come rifugio personale. Prima che l’abitazione venga rasa al suolo per le gravi lesioni riportate, riesce a salvare una parte della biblioteca, piena di libri sulla montagna. Uno, però, non riguarda l’alpinismo o le cime del gruppo del Gran Sasso: si intitola Essi non sono morti, è stato pubblicato nel 1945 e racconta le vicende di quarantasette medaglie d’oro della Resistenza. Nel frontespizio c’è una dedica manoscritta da Mercedes Biscossi, vedova del generale di divisione Simone Simoni, uno dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine: “A te che con Lui hai vissuto le tragiche giornate di via Tasso, questo libro così luminoso di epici esempi”. Il libro è un dono per Mario Valentini, padre dell’autore che, a diciotto anni da poco compiuti, il 1° marzo 1944 viene prelevato dalla sua abitazione (dove nascondeva alcune tessere del partito socialista clandestino) e portato nel carcere della Gestapo a via Tasso, dove viene rinchiuso nella cella 11, accanto alla numero 12 che deteneva il generale Simoni. Mario vi rimane non più di 20 giorni, riuscendo così a salvarsi dal massacro del 24 marzo.
Di questa vicenda, Valentini, ferroviere dal 1944 al 1984, non aveva mai parlato in famiglia, forse perché si sentiva colpevole di essere un sopravvissuto, oppure, più semplicemente, per quel pudore che contraddistingue quanti – e non sono molti – hanno cercato e cercano di fare semplicemente il proprio dovere. In certi momenti non si fanno le cose perché si spera in un cambiamento, si fanno per senso del dovere.
Quel 1° marzo 1944 era salita la notte, così come è salita il 24 agosto 2016 ad Amatrice. D’altra parte, in montagna si sale e, per citare una canzone, Mario rappresentava forse una montagna troppo alta da scalare, per dirla con Antonello Venditti.
Il premio Nobel Gabriel Garcia Marquez ricordava che tutti, al mondo, vogliono vivere in cima alla montagna, ma ignorano che la vera felicità sta in come si sale la china. La salita di Mario Valentini è avvenuta con il coraggio di fare il proprio dovere, e perché di questa salita non si perda la memoria il figlio ha scritto questo libro dove, nel legare il passato al presente, si rivolge implicitamente ai diciottenni di oggi per esortarli ad un doveroso impegno civile.
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