Le bambine soldato ritrovano dignità
Reggie Whitten, Nancy Henderson
Rosemary Nyirumbe
Cucire la speranza
Emi - Bologna 2016
pp. 234 - euro 17,50
C’è una piccola grande donna che opera in Uganda convinta che “la fede è meglio praticarla che predicarla”. È suor Rosemary Nyirumbe, una religiosa ugandese delle Suore del Sacro Cuore di Gesù, che ha dedicato tutta la sua vita a ridare dignità alle bambine soldato rapite, fatte schiave sessuali e usate dall’Lra (Lord’s Resistence Army), l’esercito di Resistenza del Signore, la milizia del sanguinario Joseph Kony che da anni semina morte e terrore nell’Africa centrale, in particolare nel Nord Uganda e nel Sud Sudan.
Suor Rosemary è ostetrica, laureata e in possesso di un master in Etica dello sviluppo, è direttrice della scuola di Santa Monica a Gulu, nel Nord dell’Uganda, dove offre sostegno e formazione professionale a oltre duemila giovani donne provate dalle barbarie della guerra. Il suo impegno è stato riconosciuto in tutto il mondo e nel 2007 è stata nominata “eroe dell’anno” dalla Cnn; nel 2014 il settimanale americano Time l’ha inserita fra le cento persone più influenti del mondo. Lo scorso anno è passata anche da Verona per divulgare questa pubblicazione che racconta la sua straordinaria vicenda umana. Pagine coinvolgenti che racchiudono una cristallina testimonianza di fede e coraggio, scritte in modo semplice e scorrevole da Reggie Whitten, avvocato americano cofondatore di Pros for Africa, un’associazione non profit che sostiene le attività di suor Rosemary, e da Nancy Henderson, giornalista statunitense.
Il libro racconta la straordinaria avventura umana di questa suora che insegna a cucire e a cucinare a migliaia di ragazze che arrivano alla sua scuola con una vita a brandelli che lei, con grande pazienza e abilità, riesce a rimettere insieme ridonando il coraggio di ripartire.
Ha accolto e ridato fiducia a oltre duemila ragazze, derubate della loro infanzia e adolescenza, con storie raccapriccianti alle spalle, costrette ad uccidere genitori e fratelli. Le ha ascoltate senza giudicarle offrendo loro un’istruzione e un lavoro ma soprattutto la dignità umana. Ha curato le loro ferite con la sua grande capacità di saper assorbire il dolore degli altri, spesso in silenzio, ottenendo nel tempo risultati straordinari. Oggi dalla sua scuola escono borse confezionate con le linguette delle lattine che sono pezzi unici di artigianato e vengono esportate in tutto il mondo. Come lo scarto delle lattine viene trasformato in un pregevole prodotto artigianale, così, di pari passo, viaggia la rinascita di queste ragazze che dopo inenarrabili drammi rifioriscono. Una lettura appassionante che offre una grande lezione di vita.