L’impresa è comunità che opera per il bene comune

Il modello liberista che assegna all’impresa un unico scopo, vale a dire quello di generare profitto per gli azionisti, è morto e sepolto. Ad affermare questa tesi e a documentarne in modo convincente le ragioni non è un economista alla moda, ma Massimo Mercati, un giovane imprenditore di successo che ha messo nero su bianco la propria esperienza di amministratore delegato nell’azienda di famiglia fondata dal padre Valentino nel 1978. Oggi Aboca, che realizza prodotti per la salute naturale attraverso coltivazioni biologiche e piante medicinali, registra un fatturato di 220 milioni, dà lavoro a 1.400 persone ed esporta in 15 Paesi del mondo. L’autore sostiene che l’impresa “è un sistema vivente”, una “organizzazione sociale” e come tale deve operare per una crescita che sia al contempo economicamente valida, ecologicamente sostenibile e socialmente equa. In questa visione “non è il profitto che crea valore ma è la creazione di valore che genera il profitto”. Viene così capovolto il paradigma neo-liberista ed il risultato economico diventa uno dei diversi fini dell’attività economica. Perché il mercato sta imponendo questo nuovo modello di impresa? Perché – è la risposta dell’autore – stiamo misurando i gravissimi danni causati all’eco-sistema da una produzione e da un consumo sempre crescenti, perché stiamo distruggendo risorse naturali non riproducibili, perché stiamo aumentano enormemente le disuguaglianze tra i pochi ricchi e i sempre più poveri. Occorre dunque tornare a praticare l’“economia civile” già teorizzata nel 1754 dall’abate Antonio Genovesi dove i valori che guidano l’attività economica sono “reciprocità, fiducia, mutuo vantaggio, bene comune”. In termini di teoria economica questo oggi si traduce nella “responsabilità sociale” d’impresa in tutte le sue declinazioni. Lo sviluppo non può più essere inteso come esclusivo aumento del benessere economico ma piuttosto come una complessiva crescita generativa e partecipata, responsabile e rispettosa delle persone e della Terra. Così come insegna l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Il valore alto di questo libro è dato dall’essere la dimostrazione sul campo di come la Dottrina sociale della Chiesa, anche in campo economico, sia la risposta alla crisi epocale che stiamo vivendo in quanto in grado di indicare la rotta verso porti sicuri di umanità, di rispetto e di reciproco sostegno.