Lo “schema Silva”: difesa con palle di neve
Aprile 2017. Il Real Salt Lake affronta i Vancouver Whitecaps. Una partita normale, anche se i padroni di casa fanno di tutto per divorarsi le occasioni da gol: al 7’ un attaccante incespica dentro l’area piccola, al 23’ nuovo pallone ciccato da due passi, e così pure al 44’, più una miriade di tiri dalla distanza che mancano di un soffio il bersaglio.
Aprile 2017. Il Real Salt Lake affronta i Vancouver Whitecaps. Una partita normale, anche se i padroni di casa fanno di tutto per divorarsi le occasioni da gol: al 7’ un attaccante incespica dentro l’area piccola, al 23’ nuovo pallone ciccato da due passi, e così pure al 44’, più una miriade di tiri dalla distanza che mancano di un soffio il bersaglio. Nella ripresa la situazione si sblocca, e non solo quella: il meteo impazzisce e quella che prima era una distesa verde diventa il teatro di una mezza tormenta di neve nella quale i giocatori ospiti, in maglia bianca, si mimetizzano alla grande. Nessuno prende sul serio l’ipotesi di rinviare la partita e gli schemi saltano. Inutile pensare di marcare a uomo, quando basta mezza finta a farti finire col sedere per aria. Il terreno scivoloso rende tutto più difficile e, alla fine, a guadagnarci sono i padroni di casa, che travolgono il Vancouver per 3-0. Mancano dieci minuti quando il mister del Real Salt Lake toglie Yura Movsisyan, autore del secondo gol, e fa entrare Luis Silva. Messicano, forse non è un tipo da partite con la neve e anche giocare gli ultimi minuti di un match già chiuso non è il massimo della vita. Ma tant’è. La sua occasione ce l’ha, quando si invola palla al piede verso la porta. Deve però fare i conti con Tim Parker. Il roccioso difensore dei Vancouver Whitecaps riesce a frapporsi tra l’attaccante e la palla e, con una piccola finta di corpo, sbilancia il suo rivale. Silva vola a terra, e mentre Parker si è già voltato per ricostruire una nuova azione, ha un’idea per fermarlo, anche se un poco infantile: raccoglie un po’ di neve e gliela tira addosso. Questo non impedisce a Parker di continuare l’azione, dopo essersi voltato, stupito, verso Silva. Piace però l’idea che si possa anche scherzare con un avversario (“Mi hai rubato il pallone? Adesso prendi questa!”). E, soprattutto, potrebbe essere un’idea da sviluppare per una nuova tattica difensiva. In inverno dovete affrontare avversari più forti di voi? Bene, preparate prima della partita un centinaio di palle di neve e sistematele sul limite dell’area. Poi, quando arriva l’attaccante, bersagliatelo: non avrà scampo. Se l’arbitro non dovesse far storie, avrete la partita in pugno. Per riconoscenza al suo ideatore, chiamate questa strategia difensiva lo “schema Silva”. È il minimo.
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