Editoriale di Mons. Zenti
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Un respiro di sollievo dopo tanta paura

Trovarsi a Monaco proprio nel mezzo di una sparatoria che ha lasciato in terra massacrate nove persone e parecchie ferite è da brividi...

Parole chiave: Editoriale (411), Vescovo di Verona (247), mons. Giuseppe Zenti (331), Monaco (1), Attentati (3), Terrorismo (6)

Trovarsi a Monaco proprio nel mezzo di una sparatoria che ha lasciato in terra massacrate nove persone e parecchie ferite è da brividi. Con la città blindata dalle forze dell’ordine. E ritrovarsi finalmente al gran completo, i trecentocinquanta diciassettenni di Verona in viaggio verso la Gmg di Cracovia, alle tre di notte! Quanti quella notte saranno riusciti a dormire come nulla fosse accaduto? Men che meno i loro genitori, informati immediatamente. Sgomenti e in preda alla paura non meno che i loro figli. Con tutte le incognite del caso che alimentano e ingigantiscono nell’animo le paure e le angosce. Proseguire impavidi per Cracovia? I genitori hanno reclamato a casa i figli. E ne avevano il diritto.
E allora le sette corriere riprendono la strada di ritorno. Nel piazzale a fianco del Palazzetto dello Sport, la presenza massiccia dei genitori, ancora visibilmente tesi, li ha accolti come si fa con un esercito di trionfatori. E la tensione psicologica si stempera e si placa in un abbraccio che ha sospeso il vociare in una sorta di silenzio metafisico, che propizia i forti e purissimi sentimenti umani.
A quel punto, si poteva ripartire subito. I giovani erano praticamente tutti decisi. E molti genitori si stavano “mollando”. Però un buon riposo nel proprio letto, qualche ora passata in famiglia, in collegamento Web con gli amici e le amiche, e un paio di giorni a Campofontana per vivere insieme momenti belli in unione spirituale con la Gmg a Cracovia, si sono rivelati propizi. Tutti sereni perché rasserenati dalla bufera. Al loro rientro a Verona potranno raccontarci esperienze interessanti, vissute in un clima di mondialità, ampiamente rappresentata nella Giornata Mondiale della Gioventù. Quella gioventù che sotto la guida di Papa Francesco si lascia educare alla convivenza fraterna, pacifica e solidale. In nome di Gesù. Rientreranno a Verona, con gli altri 1.200 giovani veronesi, carichi di esperienza di vita. Un ottimo modo di trascorrere un tratto di vacanze o di ferie. Se poi è vero che la migliore scuola di vita è la vita stessa e che basta saperla leggere e studiare, i nostri diciassettenni della vita hanno imparato tante cose: che la vita è complessità di situazioni, belle e pessime; che per non lasciarsi prendere dalla paura e non lasciarsi vincere e travolgere, occorre stare in cordata; che occorre avere al proprio fianco la famiglia; e che a loro compete la responsabilità di essere protagonisti di speranza.

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