Condiscepoli di Agostino

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Zenti mons. Giuseppe

A mano a mano che si inoltrava nella vita, Agostino si immergeva in Dio, che considerava Mistero di amore relazionale trinitario...

Nel trattato sulla Trinità di Agostino non poteva mancare questo aforisma, che fa da sintesi: Dio è uno e trino. Uno nella essenza. Trino nelle Persone. Come a dire che l’Assoluto di Essere, nel suo Essere unico, appartiene a ciascuna delle tre Persone divine...

Di sicuro Agostino può essere definito un singolare teologo del Mistero della Trinità. Vi dedica un intero trattato che gli è costato oltre venti anni di eleborazioni. E nel frattempo annunciava i medesimi contenuti ai fedeli, in termini più accessibili...

Avendone personalmente sperimentato l’efficacia di salvezza in se stesso, Agostino mai distrae la sua attenzione da Cristo unico Salvatore, “nato da una donna” (De Trinitate 4,7.11)...

Fin dall’inizio del trattato sulla Trinità, Agostino proietta la vita del credente oltre la morte nella contemplazione del volto di Dio, mistero di Amore trinitario, quale ricompensa di una vita di fede...

Agostino intraprende l’impresa di dettare il trattato sulla Trinità (De Trinitate) fin dal 399, poco dopo aver pubblicato le Confessioni, ma lo concluderà dopo il 420! La sua gente sapeva che stava affrontando la tematica della Trinità...