Un parco tra le risorgive alle spalle del castello
La splendida area verde attrezzata a Castel d'Azzano
Un luogo tranquillo e ottimo per trascorrere del tempo all’aperto, dove il fascino dell’architettura si fonde con la bellezza della natura. Siamo a Castel d’Azzano, pochi chilometri a sud della città. Qui sono molte le passeggiate da scegliere; tra le mete più amate, dai residenti e non solo, c’è senz’altro il bellissimo parco comunale “Le sorgenti del Castello”, al quale si può accedere, una volta giunti in auto in paese, anche da via 4 Novembre andando in direzione di Forette. Il parco è aperto ogni giorno dalle 8.30 alle 20, nel periodo invernale, e dalle 8.30 alle 23 in estate.
Subito dopo le mura che circondano l’area verde si trova un ampio parcheggio sterrato. L’ingresso nord al parco si trova invece percorrendo via degli Alpini e raggiungendo poi piazza Sandro Pertini, dove si trova un altro parcheggio, esterno però all’area verde. Per raggiungerlo da qui si percorre un viale tra due canali, fino a raggiungere la sede del municipio: villa Violini Nogarola, conosciuta oggi anche come il Castello. Sorta probabilmente fin dai tempi dell’insediamento dei Nogarola a Castel d’Azzano, fu interamente ristrutturata all’inizio dell’800 – il periodo del suo massimo splendore – e il grande parco contribuì a rendere l’edificio una delle ville venete più apprezzate del tempo. Dopo la morte dell’ultimo erede Nogarola, la villa cadde nell’incuria e attualmente non è ancora stata integralmente recuperata. Dal 28 settembre 1997 villa Violini Nogarola è divenuta ufficialmente sede municipale.
Da qualunque parte si entri, si troveranno bei sentieri che fiancheggiano i corsi d’acqua e che rendono incantevole il parco. Questa zona del territorio veronese è interessata dalla presenza delle risorgive, fenomeno tipico della pianura che vede le acque sotterranee alimentate da una falda freatica risalire e affiorare spontaneamente in superficie in presenza di strati di sedimento impermeabili che ne ostacolano il flusso, provocando quindi la fuoriuscita sotto forma di polle. I suggestivi fiotti di acqua cristallina vanno poi a formare piccoli corsi d’acqua. Per questo in diversi luoghi della pianura veronese il fenomeno naturale delle risorgive si è trasformato in un vero e proprio patrimonio: le acque infatti sono state abbondantemente utilizzate a scopi agrari, con la costruzione di bacini di raccolta e di canali per irrigare i campi.
Le acque di risorgiva hanno una temperatura media costante di circa 13 gradi, con oscillazioni minime. Questo contribuisce perciò a rendere il clima più mite in ogni stagione, creando un microclima prezioso che si presta a ospitare diverse specie animali e vegetali che qui trovano un habitat ideale: dalle piante acquatiche agli uccelli, ai pesci, ai piccoli mammiferi. Le polle sorgive sono circondate da una foltissima vegetazione. All’interno del parco comunale è ospitata anche l’oasi naturale faunistica “Le Risorgive”: si tratta di un’area dove trovano rifugio e ospitalità specie animali e vegetali tipiche delle zone umide. Qui, inoltre, ha sede il Centro recupero fauna selvatica VerdeBlu, che presta soccorso agli animali selvatici vittime di incidenti o bisognosi di aiuto.
Nonostante ci siano grandi spazi verdi è doveroso passeggiare con alcune accortezze: la presenza di animali selvatici ci impone quindi di tenere il nostro quattrozampe al guinzaglio, come ricordano anche i cartelli all’ingresso del parco, per evitare di disturbare o spaventare gli abitanti autoctoni che hanno scelto questo immenso spazio verde proprio per la sua tranquillità. E che si potranno incontrare, con un po’ di fortuna, andando a passeggiare nelle ore meno frequentate della giornata, oppure per chi può nei giorni feriali: tra i timidi abitanti di queste zone ricche d’acqua vi sono aironi, garzette, pettirossi, lepri, conigli, piccoli anfibi, e nei canali grandi pesci d’acqua dolce come le carpe.
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