Attorno a Cerro grotte e sorgenti nel fresco dei boschi
di SILVIA ALLEGRI
Angoli della Lessinia facili da esplorare, in cerca di un po' di refrigerio
di SILVIA ALLEGRI
Torniamo di nuovo in collina, per goderci un po’ di fresco, e scopriamo questa volta un altro pezzetto di territorio intorno a Cerro Veronese, in Lessinia. Un Comune a circa 700 metri di altitudine, e ricco di opportunità per gli amanti di trekking, mountain-bike, sport all’aperto grazie ai tanti sentieri che circondano il suo centro abitato.
Ci facciamo accompagnare dalla segnaletica dell’Itinerario numero 8, il Sentiero delle sorgenti, dedicato ai luoghi ricchi di acqua di questo Comune, ma seguendo principalmente le indicazioni per il Family Walk, un itinerario pensato per escursionisti tranquilli e agevole da percorrere, più breve degli altri e che offre un percorso ad anello. Raggiunto il paese, si può parcheggiare l’auto nel piazzale subito a sinistra, dove si svolge il mercato settimanale e nei pressi del cimitero. Da qui imbocchiamo a piedi via Muraro e svoltiamo dopo pochi metri a destra, in via Vesterle. Troveremo qui le prime indicasi percorsi.
Iniziamo a scendere e intanto la strada asfaltata lascia il posto a un bel sentiero bianco che si immerge nel prato e costeggia il bosco per un primo tratto, per poi addentrarsi nella vegetazione. Siamo all’inizio del vajo Vesterle, noto per essere tra i più suggestivi e selvaggi della zona.
Serve un po’ di orientamento nella prima parte, in assenza di segnaletica, ma facilmente troveremo diversi piccoli sentieri sulla nostra sinistra. Sono piuttosto ripidi e sconsigliati in caso di pioggia o tempo umido. Noi imbocchiamo quello più ampio, all’altezza di un sasso che funge da segnavia lungo il bellissimo muro a secco.
La discesa è breve e in pochi minuti ci ritroviamo davanti al Coale (termine dialettale che significa “covo”) del Torcolo. Si tratta di una grotta molto bassa e ampia, sicuramente utilizzata nel corso dei secoli come rifugio. Nel suo interno scorrono le acque freschissime di una sorgente, che si raccolgono in una conca naturale. Il nostro cane gradisce questa pausa di fresco, per abbeverarsi in acque pulitissime.
Torniamo quindi sui nostri passi, per procedere questa volta seguendo le indicazioni del Family Walk. In questo tratto del cammino colpisce la bellezza dell’architettura rurale, con scale in pietra, munite in tempi recenti di corrimano, e tratti pianeggianti lungo imponenti muri che nascondono, alla loro base, diversi ripari.
Arrivati al ruscello, lo attraversiamo. Per chi è più allenato si può procedere a destra, scendendo sempre più giù nel vajo fino a raggiungere località Calca-ra (sentiero numero 9). Noi invece usciamo dal bosco: qui la vista spazia sulle colline e montagne circostanti, mentre il sentiero in leggera salita attraversa un bel pascolo, costeggiato da alberi di ciliegio nel primo tratto.
Superiamo una tipica casa in pietra, forse un tempo utilizzata come deposito di attrezzi o rifugio per gli animali. In poche centinaia di metri raggiungeremo la piazza dove abbiamo lasciato la nostra auto, e prima di rientrare c’è il tempo per un aperitivo in uno dei tanti locali che si affacciano alla piazza in paese. Nonostante si tratti di passeggiate poco impegnative è comunque raccomandato un abbigliamento sportivo con scarpe da trekking per affrontare in sicurezza i tratti umidi o in pendenza, e una giacca a vento in caso di tempo coperto.
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