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Mezzo secolo di sacerdozio: il sorriso di don Giuseppe Facci

di FABIO TOMELLERI
Un lungo cammino svolto soprattutto nella Bassa

Mezzo secolo di sacerdozio: il sorriso di don Giuseppe Facci

di FABIO TOMELLERI
Parrocchia in festa per don Giuseppe Facci ad Oppeano. La comunità della Bassa, domenica 30 giugno, si è stretta attorno al sacerdote, originario di Buttapietra, che durante la Messa ha ricordato i suoi 50 anni di ordinazione presbiteriale. A festeggiare il parroco, che dal 2009 guida la parrocchia di Santa Maria Addolorata e San Giovanni Battista, oltre ai fedeli, alle associazioni parrocchiali e del paese erano presenti ben due sindaci. Accanto al neo-eletto Luca Faustini, primo cittadino di Oppeano, era presente infatti anche Stefano Cagalli, sindaco di Casaleone, centro dove precedentemente don Facci è stato parroco. Alla Messa hanno assistito pure i parrocchiani provenienti da Casaleone e dagli altri paesi dove don Facci ha svolto il suo ministero sacerdotale.
Prima della fine della cerimonia i campanari del capoluogo hanno voluto omaggiare il sacerdote con una campanella commemorativa del 2024. Durante l’omelia, don Facci ha tracciato un bilancio della sua esperienza sacerdotale in mezzo a comunità diverse. Dopo l’ordinazione in cattedrale a Verona, don Giuseppe è stato curato ad Isola della Scala per due anni, passando poi con lo stesso incarico a Caldiero, fino al 1981, quando fu trasferito come coadiutore a Castel d’Azzano.
Nel 1988 a don Facci venne affidata la prima parrocchia come parroco: la scelta cadde su Grezzano di Mozzecane, dove il sacerdote rimase fino al 1991. Quindi guidò la comunità di San Vito di Legnago dal 1991 al 2004, passando alla parrocchia di Casaleone dal 2004 al 2008. Dopo quest’ulteriore esperienza, durante la quale assunse (dal 2005 al 2008) pure il ruolo di amministratore parrocchiale di Venera e di parroco moderatore delle due comunità di Casaleone e Venera (dal 2008 al 2009), don Facci venne nominato parroco di Oppeano, paese in cui svolge tuttora il suo ministero.
Don Giuseppe, che ha 77 anni, ha spiegato: «Devo dire grazie al Signore, ai miei genitori per il dono della vita. Così come è doveroso un mio ringraziamento alla mia comunità di origine e a quelle successive che hanno caratterizzato la mia vita, dal seminario alle parrocchie in cui ho svolto il mio ministero di sacerdote».
Francesco Dal Cortivo, a nome del consiglio pastorale ha detto: «Ringraziamo il Signore per questi tanti anni che don Giuseppe ha dedicato al servizio dell’Eucarestia e pastorale nelle comunità cristiane seguite fino ad oggi».

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