In cinque mesi questo Sportello ha aiutato 38 famiglie
di FABIO TOMELLERI
Funziona l'attività promossa dalle 11 parrocchie di Angiari, Sant’Antonio di Legnago, Legnago, Roverchiara, Roverchiaretta, San Pietro di Legnago, San Pietro di Morubio, Terranegra, Torretta, Vangadizza e Vigo
di FABIO TOMELLERI
Lo Sportello Aiuto Famiglie, promosso dalle 11 parrocchie dell’unità pastorale San Salvaro, è entrato a funzionare a pieno regime. Sono infatti 38 le famiglie che sono state aiutate in cinque mesi attraverso il progetto avviato lo scorso settembre per iniziativa dei parroci di Angiari, Sant’Antonio di Legnago, Legnago, Roverchiara, Roverchiaretta, San Pietro di Legnago, San Pietro di Morubio, Terranegra, Torretta, Vangadizza e Vigo.
Il bilancio dell’iniziativa, decollata grazie alla collaborazione della Fondazione antiusura “Beato Giuseppe Tovini”, è stato illustrato lo scorso 11 febbraio nella canonica di Casette di Legnago dai referenti dello Sportello. Luigi Tin, uno dei volontari del progetto, ha evidenziato: «Tra i prestiti coperti direttamente con la nostra cassa e quelli erogati attraverso la Fondazione Tovini i fondi distribuiti ai nuclei aiutati ammontano a 30mila euro. Trenta famiglie hanno ricevuto importi fino a mille euro che sono serviti per pagare bollette arretrate di luce, acqua, gas ma anche l’affitto di casa. Degli altri nuclei, invece, quattro hanno ottenuto prestiti superiori ai cinquemila euro. In un caso, addirittura, una sola famiglia ha ricevuto settemila euro per risolvere i propri problemi economici».
«Per coprire le situazioni di esposizione più elevata verso i creditori – ha proseguito Tin – è stato indispensabile il supporto della Fondazione Tovini, onde evitare che i nuclei richiedenti, nella disperazione più totale, potessero rivolgersi agli strozzini». Del gruppo di volontari, accanto a Tin, fanno parte pure Maria Grazia Girardi, Giulia Pin e Luciano Manfrè. I promotori dello Sportello Aiuto Famiglie hanno rimarcato il fatto che tale iniziativa non punta a dare supporto a situazioni di povertà “strutturale”, ovvero le persone già seguite dai Servizi sociali dei vari Comuni.
«L’idea – ha spiegato don Marco Isolan, parroco di Sant’Antonio di Legnago (Casette) – è quella di affiancarsi alle famiglie che sono in difficoltà temporanea a causa della pandemia da Coronavirus e di aiutarle a superare le problematiche contingenti per rimettersi in carreggiata. Pertanto creeremo una rete con tutte le altre realtà operanti nel territorio, dalle associazioni di carità ai municipi dell’unità pastorale». Per far conoscere lo Sportello, che è attivo in vicolo San Salvaro 1 a San Pietro di Legnago, i volontari hanno iniziato a distribuire nelle 11 parrocchie cinquemila cartoline ai fedeli. Tutto ciò con il duplice obiettivo di spingere le famiglie in difficoltà a contattare i referenti e, allo stesso tempo, allargare la base di quanti, con generosità, supportano economicamente tale attività benefica.
Perciò sono stati messi a disposizione il numero di cellulare 351.6554481 e l’email saf.legnago@gmail.com.
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