"Ex cathedra": Lino Cattabianchi fa il bis

di STEFANO ORIGANO
 

Dopo la pubblicazione molto apprezzata di "Ex cathedra", Lino Cattabianchi (foto sotto) ci offre in un secondo volume in cui raccoglie i suoi interventi pubblicati sul nostro settimanale nel 2021. Racconti, testimonianze, riflessioni di un cronista della provincia che nel suo Dna ha l'insegnamento e che ben conosce l'animo umano. I suoi articoli però non sono lezioncine cattedratiche del tuttologo di turno, ma, come lui stesso la definisce, la "cathedra" è "un banchetto sulla strada, dove può passare davanti il mondo che ha il volto di chi non crederesti nemmeno si potesse fermare".
 

Per i lettori sarà anche questa una bella occasione per fermarsi qualche istante e concedersi una pausa non di evasione, ma di recupero di umanità. Lino sa toccare le corde del cuore e quelle dell'intelligenza richiamando illustri personaggi del presente e del passato, confrontandoli con la concretezza della vita che, quotidianamente, ci attende al varco per metterci alla prova.

Si consiglia di leggere il libro un pochino per volta, così da assaporare ogni sfumatura e di non perdere nessuna nota, anche se è difficile fermarsi una volta che ci si è immersi nelle sue pagine. 
 

La sensibilità di Cattabianchi percepisce anche i segnali più deboli, che vengono sovrastati dal fragore e superati dalla velocità in cui è immerso il mondo contemporaneo somigliante ad un fiume in piena, dove la nostra navigazione è fuori controllo; ci offre una riva più quieta e tranquilla, ma svelatrice di una diversità che è lì alla portata di tutti e può la differenza. Questo approdo, a volte, ci scuote dall'incanto di fanciulli che credono fermamente in santa Lucia, altre volte ci libera dal disincanto di chi ha perso la fiducia nell'umanità e non crede più a niente, ma sempre ci fa toccare la carne e lo spirito di quella varia umanità che si affaccia al suo "banchetto" e li tiene saldamente legati.
 

(Dalla prefazione del volume, edito da Damolgraf Editore)

Il volume verrà presentato il 6 aprile alle 18 presso la Sala convegni di Valpolicella Veneto Banca, in località Rugolin a Marano di Valpolicella, alla presenza dell'autore e del direttore di Verona fedele, don Stefano Origano.