È uscito il quarto volume "Ex Cathedra" di Lino Cattabianchi

di REDAZIONE

E' uscito il quarto volume Ex Cathedra di Lino Cattabianchi, storico collaboratore di Verona fedele, realizzato quest'anno con Grafical.it, grazie al contributo dell'editor Antonio Fenuta, al sostegno di BCC Valpolicella Benaco e del presidente Daniele Maroldi.  

La copertina è stata scelta da un concorso online di pre-lettori tra due opere giovanili dell'artista Giuseppe Torreggiani, raffiguranti scorci del paese di Pescantina. Ha vinto piazza san Rocco con la chiesetta, lo scorcio dell'Adige, il mulino ad acqua e i "piassaròti" che giocano. È uno dei filoni unificanti del volume che si può trovare all'edicola Arcobaleno a Pescantina nella Galleria del Centro commerciale San Lorenzo, dalla signora Olga Colpini che la gestisce col marito Luigi Gaspari. Per Bussolengo, invece, il quarto volume è reperibile alla libreria Terradimezzo, in via Roma 43.

Per l'occasione è stato ristampato anche il primo volume di Ex Cathedra, pressoché esaurito. La rubrica “Ex Cathedra”, era partita, quasi per scommessa, nel 2020, in pieno Covid, grazie all’incoraggiamento di don Alberto Margoni, responsabile delle pagine culturali di Verona fedele, e all’allora direttore di Verona fedele, don Stefano Origano. Una nota quindicinale, un po’ racconto, un po’ riflessione su tanti aspetti della vita, ha incontrato fin da subito una benevola accoglienza tra i lettori del nostro settimanale.

«Ricordo la telefonata di un amico che da molto non si faceva sentire, con parole di incoraggiamento e di apprezzamento – spiega l'autore –. Molta gente che ho incontrato mi ha espresso commenti entusiastici, qualche sana critica e anche appunti per la lettura. “Capisco quasi tutto”, mi ha detto un amico, “ma a volte devo ricorrere al vocabolario”. Uno stimolo per me ad usare parole chiare e semplici».

Gli argomenti hanno sottolineato molti aspetti. «Ricordo una catechesi di Quaresima, tenuta dal nuovo parroco di Santa Maria Maggiore di Bussolengo, don Diego Righetti, che era stato colpito dal pezzo del 2021 dedicato alla “Rarefazione simbolica” e ne aveva fatto oggetto della sua riflessione. Ma potrei allineare tanti altri episodi come la riconoscenza della famiglia Ranzato che mi ha fatto cercare attraverso un’amica comune per esprimermi il grazie dopo l’uscita del pezzo su “Carli il provveditore”. Insomma, tanta gente che ho anche incontrato alle presentazioni dei volumi in un colloquio sempre “core a core”. Questo è “Ex Cathedra”: un modo per riflettere, per dare voce, per riprendere in mano qualche libro, non trascurando mai, di numero in numero, personaggi e volti che hanno fatto la storia delle nostre comunità».

Conclude l'autore: «Ogni “pezzo” costa, nel momento di pensarlo e di rivestirlo di parole. E spesso sembra che l’ostacolo della pagina bianca sia insormontabile. Ma arriva quasi sempre la spinta a ricorrere alle proprie esperienze per raccontarle in modo che diventino un po’ anche esperienza di tutti. E possiamo concludere con un sorriso questa breve introduzione. “El vàrda”, mi ha confidato una signora, “mi i léso tuti, ma quel del la marmita del Ciao, l’è quel che m’è resta più in mente”. L’avventura continua, grazie a chi legge, ai “pre-lettori”, alla direzione di Verona fedele e a quanti incoraggiano questo spazio».