Coraggio, creatività e innovazione
Presentato il cartellone 2021 del Filarmonico. Fino a Pasqua trasmissioni sul web e in tv
Sei opere liriche e quindici concerti sinfonici. È l’ampia proposta culturale e musicale che la Fondazione Arena di Verona offrirà nel 2021 al Teatro Filarmonico. E, vista la persistente chiusura delle sale teatrali, fino a Pasqua sarà accessibile in streaming sui canali Facebook e YouTube della Fondazione, sulla nuova web-tv arena.it/tv e in chiaro su Telenuovo, all’insegna dello slogan “Filarmonico aperto… a casa tua”. Qualora venisse consentita la riapertura dei teatri, il pubblico tornerebbe in presenza nella platea e nei palchetti della splendida sala di via Roma, rimanendo in ogni caso fino a inizio aprile la programmazione in video e sul web. «Io non sono favorevole allo streaming – ha affermato la sovrintendente Cecilia Gasdia –. Però per noi è un obbligo sociale e morale perché comunque siamo produttori di cultura e quindi dobbiamo far andare avanti il teatro. Tuttavia l’assenza del pubblico impedisce che scatti quella dose di adrenalina che è tipica per un artista sulla scena».
«Coraggio, creatività e innovazione per permettere di lavorare fuori dagli schemi» sono le parole chiave che stanno caratterizzando il lavoro della Fondazione Arena in questi mesi difficili. Le ha ricordate il presidente e sindaco di Verona Federico Sboarina, il quale ha sottolineato con orgoglio che uno dei parametri che hanno determinato la quarta posizione della città nella classifica de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita nel 2020 è stata, nell’ambito della cultura e tempo libero, la spesa al botteghino per gli spettacoli, che ha visto Verona primeggiare. «Quando noi quest’estate abbiamo fatto quello che abbiamo fatto», ovvero il “Festival d’estate 2020 Nel cuore della Musica” con undici serate in forma di concerto da fine luglio a fine agosto, «forse è passata l’idea che fosse una cosa semplice, quasi scontata. Ebbene, siamo stati gli unici! Ricordo che l’aumento della capienza consentita nell’anfiteatro è stata possibile perché tutti insieme abbiamo lavorato per portare da mille a tremila il numero massimo di spettatori. Allora le cose che stiamo facendo con coraggio, innovazione e creatività, fuori dagli schemi, non sono banali. In questo contesto storico andiamo avanti offrendo quello che tanti altri non riescono a garantire».
Nel 2018 e ’19 la posizione finanziaria della Fondazione è migliorata di circa 6 milioni di euro e anche in quest’anno «assolutamente spiazzante per tutti – ha evidenziato il direttore generale Gianfranco De Cesaris – dove siamo passati da 27 milioni a budget di ricavi da biglietteria a poco più di un milione di euro, faremo un pareggio di bilancio».
Le opere liriche
Entrando nel merito della prossima stagione, sei sono le produzioni operistiche in programma, cinque delle quali nuove. Saranno tutte in scena e non in forma di concerto. Si comincia il 31 gennaio con Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, una coproduzione Fondazione Arena-Slovene National Theatre Maribor. La direzione è affidata al ventisettenne Michele Spotti, uno dei numerosi giovani all’opera al Filarmonico nel 2021. Si proseguirà il 28 febbraio con Il Parlatore eterno di Amilcare Ponchielli, opera molto breve, di tipo brillante e comico, mai data prima d’ora al Filarmonico. Sarà rappresentata in accoppiata con Il Tabarro di Giacomo Puccini, proposta in un nuovo allestimento. Dirigerà Daniel Oren, per la prima volta sul podio del Filarmonico. Il 28 marzo Dido and Æneas di Henry Purcell, nella produzione del Teatro Comunale di Modena, segnerà un grande ritorno al Barocco. Lo spettacolo, diretto da Giulio Prandi, sarà preceduto dalla cantata Giusti numi che il ciel reggete dalla Didone abbadonata di Niccolò Jommelli. Il 9 maggio andrà in scena la prima di Zanetto di Pietro Mascagni, nuova produzione della Fondazione Arena, opera che ha due soli personaggi, Zanetto e Silvia, e sarà preceduta da una parte sinfonica con musiche dello stesso Mascagni, di Cilea e Catalani, con la direzione di Valerio Galli, grande esperto del compositore livornese. Dopo la stagione areniana si ritornerà al Filarmonico il 31 ottobre per il nuovo allestimento della mozartiana Così fan tutte, affidata alla direzione di Francesco Ommassini. Per concludere dal 28 novembre con La Voix humaine di Poulenc e The telephone di Menotti, dirette da Francesco Lanzillotta.
I concerti sinfonici
I concerti sinfonici saranno quindici. Quello che apre il nuovo anno, l’8 gennaio, sarà dedicato a “Mozart, dall’Austria alla Russia” e vedrà sul podio di direttore d’orchestra il venezuelano Diego Matheuz. Il 5 febbraio il veronese Giampaolo Pretto dirigerà e si esibirà come solista al flauto nel concerto “Respiri e contrasti” su musiche di Mozart e Schubert. Altro appuntamento il 5 marzo con “Ingegno atipico” e il maestro Jacopo Brusa sulle note di Verdi e Ponchielli. Quindi il 2 aprile “Idilli musicali” con l’orchestra della Fondazione Arena diretta da Orazio Sciortino che si esibirà anche al pianoforte e in Aiora, un brano da lui composto appositamente per il Filarmonico. Venerdì 9 aprile la prima di “Complicità e ritmo” su musiche di Beethoven, con la direzione di Francesco Ommassini. Sarà la neozelandese di origine cinese Tianyì Lu, la prima donna ad aver vinto il prestigiosissimo premio “Guido Cantelli”, a dirigere il concerto “Agile e bucolico” in programma dal 16 aprile su musiche di Paganini e Beethoven, con il violinista Giuseppe Gibboni. Dopo “voci da camera” dal 23 aprile, sarà il contrabbasso di Giuseppe Ettorre il protagonista del concerto del 14 maggio dedicato a Giovanni Bottesini, “il Paganini del contrabbasso”. Il 28 dello stesso mese “Itinerario in Germania” su musiche di Brahms, Mendelssohn e Schumann sarà l’ultima proposta prima dell’estate. Si riprenderà il 1° ottobre con “Caelestis musica, musica aeterna” sulle note di Fauré e Chausson, per continuare il 15 con l’eclettico violoncello di Giovanni Sollima. Gli spartiti di Tchaikovskij e Dvorák caratterizzeranno la serata del 5 novembre intitolata “Virtuosismo e impulsività”, mentre il 12 tornerà a Verona dopo parecchi anni Michele Campanella che si esibirà al pianoforte su musiche di Brahms e Mendelsson. Il 17 dicembre spazio alle voci del coro della Fondazione Arena per “Finezze corali”, con la direzione di Andrea Cristofolini. Per concludere in bellezza la sera di San Silvestro con il “Concerto di fine anno”. Info: www.arena.it.
Foto di Ennevi/Fondazione Arena
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