Don Davide Vezzola di Polpenazze
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dei 7 nuovi sacerdoti ordinati dal vescovo Giuseppe Zenti il 22 maggio 2021
di DON DAVIDE VEZZOLA
Sono don Davide Vezzola, ho 27 anni e sono originario della parrocchia di Polpenazze del Garda (BS). Da ottobre sono in servizio nelle parrocchie dell’unità pastorale di Villafranca. Non è facile descrivere le emozioni che sto vivendo in questi giorni di preparazione all’ordinazione presbiterale: gioia, timore, ringraziamento, ma soprattutto affidamento al Signore che mi ha chiamato a servirlo nella sua Chiesa.
In questi giorni, mi viene spontaneo ripercorrere il cammino che mi ha portato fin qui, a partire dagli anni della scuola superiore (mi sono diplomato in agraria), alle esperienze in parrocchia (come animatore ai campiscuola), alla Giornata mondiale della gioventù di Madrid nel 2011 e infine questi anni di Seminario. Ma è soprattutto per le persone che il Signore mi ha messo vicino in questi anni che rivolgo a Lui la mia lode. In particolare per la mia famiglia da cui ho imparato la fede; i preti che mi hanno accompagnato e conosciuto, perché sono stati testimoni autentici di una vita donata al Signore al servizio della sua Chiesa; i miei amici, i miei compagni di classe e di Seminario con cui ho condiviso il cammino di formazione e infine tutte le persone che ho incontrato e che oggi pregano per me.
Ora si apre una nuova fase della mia vita; con il dono dell’ordinazione presbiterale il Signore mi rende pastore del suo gregge, annunciatore del suo Vangelo e dispensatore della sua grazia attraverso i Sacramenti: che grande gioia e che grande responsabilità! È bello e liberante riconoscere che il Signore esorta chi chiama a seguirlo con l’invito “non temere”; è Lui la guida sicura nelle vie dell’ormai prossimo ministero presbiterale.
Dal 22 maggio sarò prete per tutta la Chiesa, in particolare per la diocesi di Verona, ed entrerò a far parte del presbiterio diocesano che saluto e ringrazio. In questi mesi di servizio nell’Up di Villafranca ho avuto modo di percepire quanto è preziosa per la gente la vicinanza dei sacerdoti, soprattutto in questo pericolo di incertezze e precarietà. Il prete è testimone della speranza! Chiedo al Signore la grazia di essere pastore attento alle sofferenze del suo popolo, capace di ascoltare, testimone coraggioso della vita nuova che Cristo ci dona. Certo, il periodo di pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle ha cambiato le nostre abitudini e anche il nostro modo di vivere la parrocchia, ma noto che c’è voglia di ritrovarsi e di ricominciare a camminare insieme nella fede. Ringraziamo insieme il Signore per il dono che fa alla nostra Chiesa di sette nuovi presbiteri.
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