Il 2 aprile di 15 anni fa moriva san Giovanni Paolo II
Il ricordo del card. Dziwisz: «Gli chiediamo di prendersi cura di tutti noi». Stasera un rosario speciale e candele accese
«In questo tempo di pandemia ci rivolgiamo a san Giovanni Paolo II chiedendogli di prendersi cura di noi e intercedere per noi presso il Signore, affinché il virus ci lasci e la gente possa riprendere la vita normale”. Nel giorno del 15° anniversario della morte di Karol Wojtyla, usa queste parole il card. Stanislaw Dziwsz, già segretario particolare del Papa polacco.
«La vita di Giovanni Paolo II fu segnata dalla sofferenza, il senso della quale egli ha sempre sottolineato», ricorda il presule, rilevando che negli ultimi giorni il Pontefice «visse nella speranza dell’incontro con il Signore, al quale si era preparato durante tutta la sua vita, unito alla Chiesa e offrendo le sue sofferenze per la Chiesa e per il mondo, così come aveva fatto, senza chiedere del colpevole, quando era stato ferito in piazza San Pietro».
Il cardinale aggiunge che le candele accese stasera dai fedeli alle finestre delle abitazioni, in ricordo di Giovanni Paolo II, «saranno simbolo della sollecitudine reciproca, del legame che unisce tutti gli uomini, della solidarietà e dell’amore reciproco di cui abbiamo tanto bisogno, che ci è stato insegnato da Papa Wojtyla».
La Conferenza episcopale italiana ha promosso per la serata di oggi (inizio alle 21) un momento di preghiera particolare: un rosario con una preghiera di supplica a san Giovanni Paolo II in questi giorni tragicamente segnati dal Coronavirus. La preghiera sarà trasmessa in diretta da TV2000 e da RadioInBlu.
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