Solo un pareggio per l'Hellas: 1-1 col Crotone
Non ha ancora vinto in questo 2019 l'Hellas Verona che contro il Crotone al Bentegodi riesce ad agguantare il pareggio al 77' con Di Carmine in superiorità numerica (espulso Rohden) dopo che i pitagorici erano passati in vantaggio con un gol fortunoso di Pettinari mentre il Verona era in 10 per infortunio di Matos.
Un punto guadagnato più che due punti persi. Agguantato al 78’ con Di Carmine (fin lì praticamente nullo), bravo ad inserirsi in area facendo suo il filtrante di Faraoni e ad infilare con un colpo da biliardo la sfera sul primo palo, facendola passare beffarda in mezzo alle gambe di Cordaz. Un punto che non basta ad un Verona che non vince dal 27 dicembre dello scorso anno e che in questo 2019 ha sinora collezionato 4 pareggi e una sconfitta. Troppo poco per puntare direttamente alla Serie A.
Il primo tempo è stato davvero brutto, con pochissime occasioni da rete da ambo le parti. Clamorosa quella fallita di testa al 1’ da Zaccagni, riuscito nell’impresa impossibile di mandare di testa la sfera sopra la traversa a due-metri-due dalla linea di porta in posizione centrale, dopo uno scambio Matos-Gustafson. Dopo gli infortuni di Munari al ginocchio destro, che al 13’ lasciava il campo a Colombatto, e di Vaisanen al 24’ che perdeva sangue da un orecchio, rilevato da Curado, al 26’ era molto bravo Silvestri ad inarcarsi all’indietro per deviare sopra la traversa il destro da fuori di Rohden. Poco altro da segnalare, se non qualche interessante pallone in profondità, ma senza attaccanti lesti ad intervenire. Il tempo si concludeva con un colpo di testa di Marrone su azione d’angolo, con la sfera che finiva abbondantemente a lato.
Ben più vivace la ripresa con il Crotone che passava al 50’: cross dalla tre quarti sinistra, sponda di testa in area di Sampirisi, tiro di Rohden sul quale si avventava Pettinari che tra tacco e polpaccio conferiva alla sfera la deviazione decisiva per il gol del vantaggio crotonese. Va detto che il Verona era in dieci in quanto Matos era fuori per infortunio e dopo il gol verrà rilevato da Tupta. L’Hellas si getta in avanti alla ricerca del pareggio: al 54’ un diagonale di destro di Zaccagni termina a lato; al 60’ ennesimo colpo di testa di Marrone su azione d’angolo con Cordaz che blocca in presa plastica. Al 63’ il Crotone restava in dieci per l’espulsione di Rohden (fin lì il migliore in campo) per doppia ammonizione. Al 65’ sempre su calcio dalla bandierina Di Carmine non riesce a colpire davanti alla porta. Al 70’ Grosso le provava tutte inserendo Pazzini per uno spento Di Gaudio. Cinque minuti dopo ancora Marrone di testa spediva a lato su cross da sinistra di Zaccagni e un minuto dopo era decisivo Milic ad anticipare Tupta in area prima dello scoccare del tiro. Dopo il gol del pareggio il Verona si gettava nell’assalto finale alla caccia dei tre punti ma all’80’ Tupta dopo una bella iniziativa personale, tirava debolmente in bocca a Cordaz che poco dopo era bravo a respingere in uscita una velenosa palla bassa di Vitale da sinistra e all’88’ bloccava con i piedi un destro di Gustafson che avrebbe meritato miglior sorte.
Si chiudeva così un incontro disputato sotto la pioggia, battente nel secondo tempo, con un pareggio sostanzialmente giusto per quanto visto in campo, ma che lascia l’amaro in bocca nei tifosi gialloblù che alla fine hanno fischiato la squadra e contestato l’allenatore. Migliore nell’Hellas Faraoni, un motorino inesauribile; peggiore: Di Gaudio. Nel Crotone buona prova di Benali a centrocampo (soprattutto nel primo tempo). Prossimo impegno per il Verona la trasferta a La Spezia nel posticipo domenicale delle 21.
(nella foto Samuel Di Carmine)
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