Il Verona non sfonda e il Pescara si accontenta: 0-0

Non riesce a vincere nel match casalingo della semifinale play off il Verona di Aglietti: 0-0 contro il Pescara, al termine di una gara bella solo per metà, ovvero il primo tempo, con occasioni da ambo le parti. Nella ripresa le squadre accusano la stanchezza e non pungono. Il pari va bene agli abruzzesi che ora nel ritorno all’Adriatico avranno a disposizione due risultati su tre per accedere alla finale contro la vincente di Benevento-Cittadella.

Aglietti conferma per dieci undicesimi la formazione vittoriosa contro il Perugia, con Danzi al posto di Zaccagni. Il primo tempo è giocato su ritmi molto alti e il Pescara si fa pericoloso per primo: al 3’ al limite dell’are piccola Mancuso surclassa nell’elevazione Dawidowicz e colpisce di testa, ma Silvestri respinge sopra la traversa. Reagisce il Verona al 7’: destro di Di Carmine dal limite, Fiorillo si distende e devia in angolo. Sul corner tiro di Danzi dalla distanza, para il portiere. Al 12’ ancora Fiorillo respinge sopra la sbarra un destro di Gustafson (questa sera molto ispirato) dai 25 metri. Gli abruzzesi non stanno a guardare: al 16’ su azione dalla bandierina sinistro al volo di Marras che Silvestri respinge. Al 20’ cincischia il Verona a metà campo, Crecco avanza e giunto al limite spara un sinistro che il portiere gialloblù devia. Al 21’ il Pescara coglie il palo: solita azione sulla destra, Mancuso riceve palla da Marras sulla zona destra entro l’area di rigore e scocca il destro rasoterra che colpisce il palo. Cinque minuti dopo occasionissima per l’Hellas: cross da sinistra di Laribi, ma il tocco di Di Carmine sotto misura viene deviato da un intervento alla disperata di Scognamiglio e finisce in angolo. Insistono i gialloblù: al 31’ su angolo, destro di Gustafson respinto da Fiorillo; sul prosieguo dell’azione destro al volo in mezza girata di Laribi, alto. Al 39’ ci prova ancora Gustafson dai 25 metri, Fiorillo respinge a terra con qualche difficoltà. Si va al riposo senza alcun recupero. I dati del primo tempo sono eloquenti nel dirne la spettacolarità: tiri 10-8 per l’Hellas; nello specchio 7-3; corner 8-3.

Di tutt’altro tenore la ripresa, vuoi per la stanchezza accumulata, vuoi perché al Pescara il pareggio va bene e quindi punta alla compattezza difensiva per non esporsi a rischi. Da registrare quattro azioni in tutto: all’inizio del secondo tempo Silvestri prima devia in tuffo la botta di sinistro Mancuso, quindi sul prosieguo dell’azione respinge con i pugni il tiro centrale di Brugman. Al 51’ sinistro dai 30 metri di Empereur deviato in tuffo da Fiorillo; un minuto dopo destro a giro di Sottil dal vertice destro dell’area di rigore, palla a lato. Seguono i cambi: nel Verona Colombatto rileva Henderson (61’), Pazzini prende il posto di Di Carmine (67’), mentre il fumoso Matos cede il posto a Tupta (78’). Nel Pescara l’esperto Del Grosso prende il posto di Pinto (65’), Antonucci rileva Sottil (78’) e Bruno entra per Crecco (89’). Ultima grossa occasione per i gialloblù all’86’: cross da sinistra di Vitale, colpo di testa di Tupta, respinge in tuffo Fiorillo, sul pallone si avventa Pazzini ma viene anticipato all’ultimo istante da Bettella. Si chiude dopo 5 minuti di recupero.

I migliori sono stati: nel Verona Silvestri e Gustafson, nel Pescara Fiorillo e Mancuso; i peggiori: Danzi e Matos tra i gialloblù, Sottil tra i delfini abruzzesi, che oggi indossavano una maglia color salmone. Domenica sera all'Adriatico Cornacchia servirà un'impresa per continuare a sognare.