Chievo in versione Penelope: da 0-2 a 2-2 a Empoli

Potevano (e dovevano) essere tre punti, invece è soltanto uno quello che il Chievo porta via dal Castellani di Empoli al termine di una partita per la quale il pareggio non va bene a nessuna delle due squadre, in lotta per non retrocedere. In vantaggio per 2-0 quasi alla fine del primo tempo, la truppa di Di Carlo si fa rimontare da una doppietta di Caputo e, nonostante l'impegno, non riesce a far girare a proprio favore la partita, giocata sotto una pioggia battente che non ha certo favorito il bel gioco, tra due squadre peraltro piuttosto mediocri. Due dei quattro gol (uno per parte) sono nati infatti da errori degli avversari a metà campo.

3-4-1-2 per Di Carlo che non propone nell’undici titolare nessun nuovo acquisto, mentre invece Iachini schiera subito Farias a far coppia con Caputo in attacco. I padroni di casa attuano subito un discreto forcing che nel primo quarto d’ora mette in difficoltà i gialloblù. All’8 tre occasioni nella medesima azione: prima ci prova Krunic, sulla respinta si avventa Caputo che viene murato da Bani prima di scoccare il tiro, la palla arriva a Traoré la cui conclusione è bloccata da Sorrentino. Ma la fiammata dell’Empoli dura solo un quarto d’ora perché poi è il Chievo a provarci da fuori con Kiyine e Giaccherini, ma la mira è sballata, quindi ancora con il trequartista gialloblù la cui girata di sinistro da centro area, dopo una torre di Pellissier, termina alta. Al 24’ ci prova da fuori col sinistro Hetemaj, il pallone deviato da un difensore è preda di Provedel che para a terra. Al 26’ si infortuna Pellissier che è costretto ad uscire, lasciando il posto a Djordjevic (29’). Due minuti dopo il Chievo passa: errato disimpegno empolese nella zona di metà campo, il veloce attaccante si invola, finta il passaggio e dopo aver saltato Silvestre al limite si sposta sulla destra e di destro infila sotto l’incrocio dei pali alla sinistra di Provedel: un’ottima azione con una superiorità numerica ben sfruttata. Al 44’ l’Empoli potrebbe pareggiare su azione di calcio d’angolo con il pallone che attraversa tutta l’area ma Caputo, nei pressi del secondo palo, non riesca ad impattare, forse ostacolato da un proprio compagno. Gol sgagliato, gol subito: nel primo minuto di recupero Giaccherini crossa dalla sinistra, Silvestre (ancora lui) ribatte debolmente e Stepinski con una mezza girata di destro infila alle spalle di Provedel. Sulla ripresa del gioco Di Lorenzo sfugge per l’ennesima volta a Jaroszynski (dottor Jekyll e mister Hyde: ottimo nella propulsione, mediocre nella fase difensiva), crossa rasoterra con la palla che attraversa tutta l’area di rigore finché sul secondo palo arriva Caputo che col destro infila alle spalle di Sorrentino. Un gol che poteva essere evitato con un po’ di necessaria concentrazione in più. Si va al riposo sull’1-2.

Ripresa molto meno avvincente e combattuta, anche per le condizioni meteo. Al 48’ su ennesima azione d’angolo (alla fine saranno 11-6 per i padroni di casa) Di Lorenzo appostato al limite dell’area piccola colpisce di sinistro ma manda incredibilmente a lato, divorandosi così una ghiotta occasione. Due minuti dopo Sorrentino blocca il rasoterra di Traoré ma al 52’ capitola: su rinvio dal fondo di Provedel, Hetemaj a metà campo tocca in qualche maniera smarcando di fatto Caputo il quale avanza, al limite dell'area di rigore dribbla Sorrentino, si sposta sulla destra e infila in rete con un rasoterra, sul vano tentativo di Jaroszynski di intervenire. Di fatto la partita finisce qui. C’è tempo per la girandola dei cambi con gli ingressi dei neo-acquisti Oberlin per Farias e Dioussé per Kiyine. Al 69 su cross di Jaroszynski da sinistra, Djordjevic dal limite dell’area spara alto. Al 72’ Provedel ci mette le mani per respingere un tiro dalla bandierina di Giaccherini destinato in porta e all’81’ un contropiede clivense ben orchestrato tra Giaccherini e Stepinski vede il cross del trequartista che risulta troppo lungo per Djordjevic. Ancora cambi: Mchedlidze per Krunic (82’) e il redivivo Frey (reintegrato in rosa) per Jaroszynski. All’88’ su angolo di Giaccherini il pallone ballonzola davanti all’area piccola ma Stepinski non riesce ad intervenire. Dopo tre minuti di recupero Di Bello (buona la sua prova, peraltro facilitata dalla correttezza dei giocatori, con due soli ammoniti, i clivensi Jaroszynski e Barba) manda tutti negli spogliatoi.

Iachini salva la panchina, il Chievo recrimina sui propri errori, anche se alla fine due gol su soli tre tiri nello specchio della porta (contro gli otto degli avversari) non sono poi una brutta percentuale. Ma la salvezza rimane a -9 e c’è una partita in meno. I migliori: per l’Empoli Caputo, per il Chievo Giaccherini. I peggiori: Silvestre; Kiyine (buon inizio ma troppo fioretto quando serviva la sciabola), Hetemaj (per l'errore che ha innescato il contropiede empolese e per la sensazione che in certi frangenti si dribbli da solo) e Djordjevic (qualche sponda da centroboa, ma servirebbe ben altro). Discreta la prova di Diousse (fischiatissimo tra l’altro dal pubblico empolese, essendo un ex), molto volenteroso, ordinato, elementare nei passaggi e con pochi fronzoli. Non giudicabile Frey.

Prossimo impegno per il Chievo l’anticipo casalingo di venerdì sera contro la Roma. Tutto è possibile.

(Nella foto di Alberto Fraccaroli il polacco Mariusz Stepinski: per lui 5 gol realizzati in questo campionato)