Chievo cornuto e mazziato

Il danno e le beffe. Un Chievo che già pregustava il colpo grosso a Napoli se ne torna a casa con le pive nel sacco e la classifica si fa ancor più preoccupante, visto che il Crotone terzultimo vincendo con il Bologna si porta solo a due lunghezze di distanza dai gialloblù. Il Napoli, a dire il vero, ha dominato la gara, ma solo l'attenta difesa del Chievo e le prodezze di Sorrentino - che ha parato un rigore a Mertens sullo 0-0 - hanno impedito ai partenopei il vantaggio, che invece ha raggiunto il Chievo con Stepinski. Ma alla fine del match in soli 4 minuti il Napoli ha ribaltato la situazione portando a casa il match e rimanendo a 4 lunghezze dalla Juve. Si evidenzia ancora una volta la difficoltà degli uomini di Maran a tenere per tutta la partita. Come mercoledì scorso contro il Sassuolo il gol è arrivato nei minuti di recupero.

Maran si schiera con il 4-3-1-2 sostituendo lo squalificato Cacciatore con Depaoli, inserendo Tomovic al centro della difesa, tirando fuori dalla naftalina Bastien e soprattutto Rigoni schierandoli a centrocampo al posto di Hetemaj e dell'infortunato Castro, con Giaccherini trequartista e dando un'ulteriore chance in avanti (sprecata, ma non ha ricevuto un pallone buono che fosse uno in 51 minuti) a Meggiorini. La situazione è subito chiara: predominio assoluto del Napoli con la sua rete di passaggi e Chievo schierato in difesa a tratti con tutti i suoi uomini, cercando qualche buona ripartenza in contropiede. Nel monologo partenopeo sono momenti salienti al 16' l'occasionissima per Callejon che, su cross dell'indomito Insigne (il migliore in campo, gli è mancato solo il gol), piazzato sul secondo palo ha sparato in curva. Al 22' è la veloce ala sinistra a provare la conclusione dai 22 metri, ma il portiere clivense blocca. Al 45' da Insigne a Mertens, ma il sinistro sotto misura viene bloccato dal portiere. Il muro del Chievo ha retto i primi 45 minuti, con difensori sempre attenti e pronti a gettarsi anche a corpo morto per respingere le conclusioni avversarie, con il gioco che si sviluppava praticamente sempre sulla sinistra, contando sull'inventiva di Insigne e sul fatto che Depaoli - se lo sognerà anche di notte - dopo soli 12' è stato ammonito.

Nella ripresa, dopo un sinistro debole di Insigne parato dal portiere (49'), si arriva ad una situazione che avrebbe potuto risultare decisiva: una triangolazione partenopea lancia Mertens in area, tenuto per un braccio da Depaoli. Il piemontese Manganiello (nel dubbio fischiava sempre per i padroni di casa) non ammoniva il difensore (sarebbe stato espulso) ma fischiava il rigore. Un Mertens oggi deludente tirava non molto angolato sulla destra di Sorrentino che si tuffava e riusciva a respingere. Al 53' un destro di Inglese appena dentro l'area sul lato destro veniva bloccato da Reina senza difficoltà: primo tiro nello specchio dei gialloblù. Un minuto dopo Maran toglieva Meggiorini e inseriva il polacco Stepinski. Dopo le ammonizioni di Giaccherini e Mario Rui, al 57' il Napoli in forcing tirava consecutivamente tre volte nello specchio della porta, ma con esito negativo, anche per merito di una deviazione del portiere sulla linea. Al 61' punizione di Giaccherini dalla sinistra, cross in area, sponda di Bani e sul secondo palo Stepinski insaccava di testa, ma l'arbitro annullava per fuorigioco. Sarri toglieva Hamsik per inserire il centravanti Milik: mossa che risulterà decisiva. Al 70' la manona di Sorrentino in uscita salva la porta dalla conclusione di Milik lanciato da Diawara. Al 73' il Chievo andava in vantaggio: Giaccherini era astuto ad approfittare di un'incertezza tra due difensori sulla trequarti destra del fronte d'attacco e dava palla al limite a Stepinski il quale, anziché darla a destra per lo smarcato Inglese, dribblava il proprio avversario e scagliava un destro a mezza altezza che si infilava alle spalle di Reina. Il Napoli attaccava in forcing e Sorrentino prima salvava sotto la traversa su colpo di testa di Tonelli (76'), poi si opponeva a mani aperte su tiro a giro di Insigne, quindi Bani anticipava Milik (85'). Nel frattempo Maran aveva rilevato Giaccherini con Leris, alla sua quarta presenza in Serie A. Una sostituzione che ha suscitato francamente qualche perplessità, considerando pure che l'ex partenopeo (uscito tra i fischi) tende un po' troppo a guardare il pallone anziché i compagni che si smarcano. Dai e dai il Napoli arrivava al pareggio: all'89' Insigne lanciava Milik in area che di testa infilava Sorrentino. Ma al terzo dei cinque minuti di recupero la beffa delle beffe. In seguito a calcio d'angolo, sul quale Maran ha recriminato rivendicando invece un fallo in area su un proprio difensore, Diawara lasciava partire un destro a giro che si infilava in rete. Dopo 6 minuti di recupero l'arbitro fischiava la fine. Nel Chievo il migliore è stato Sorrentino, il peggiore Meggiorini. Nel Napoli detto di Insigne, ha deluso Callejon.

Per il Chievo una grande delusione che fa il paio con il gol rocambolesco subito mercoledì scorso in casa contro il Sassuolo sempre nei minuti di recupero. Segno di una tenuta che dopo il 75' si fa difficile, e non da oggi. Pur considerando come attenuante il fatto che il Chievo, a differenza del Napoli, ha giocato mercoledì. Ora la zona retrocessione è sotto di soli due punti. Sabato alle 18 arriverà al Bentegodi il Torino, reduce dal successo interno contro l'Inter, poi sarà la volta della trasferta con la Spal per un vero e proprio scontro diretto che potrebbe risultare decisivo.