Chievo: colpo a Bologna ma ancora non basta
Colpo grosso in rimonta del Chievo a Bologna che vince 2-1 dopo essere andato in svantaggio al 12’ su rigore di Verdi. Pareggio a inizio ripresa con uno splendido gol dell’ex di Giaccherini e gol partita di Inglese al 59’. Ma i tre punti ancora non bastano per la salvezza. Contro il Benevento in casa basta il pareggio.
Un Chievo coriaceo e caparbio si impone con merito al Bologna al termine di una bella partita, con parecchie occasioni da una parte e dall’altra. Il Bologna ha avuto la meglio nel primo tempo portandosi avanti con un rigore trasformato dal folletto Verdi, ma nella ripresa i gialloblù di D’Anna sono tornati in campo con ben altro spirito riuscendo a giungere al pareggio con l’ex Giaccherini, fischiatissimo dalla curva Andrea Costa. Gol vincente di bomber Inglese, abilissimo a mettere in rete dopo essersi liberato di due difensori. Nel conto anche un palo per parte. Tuttavia i risultati delle dirette concorrenti, soprattutto il 2-2 casalingo del Crotone e la sconfitta della Spal a Torino, rendono necessario almeno un punto per il Chievo in casa contro la già retrocessa Benevento, essendo in vantaggio negli scontri diretti con la Spal e il Cagliari ma in svantaggio nella differenza reti con il Crotone.
Privo degli squalificati Radovanovic e Bani e dell’infortunato Cacciatore, D’Anna schiera il suo 4-3-3 con Depaoli sulla fascia e Dainelli centrale, dando a Rigoni le chiavi del centrocampo. Inizia forte il Bologna, sfruttando soprattutto la sua fascia destra sulla quale Castro e Depaoli inizialmente faticano parecchio a contenere le incursioni di Masina e soprattutto dell’imprevedibile Verdi che alla fine risulterà il migliore dei felsinei. Suo al 10’ il cross dalla sinistra, Sorrentino respinge con i pugni, Masina conclude a colpo sicuro, Hetamaj, nel tentativo di murare, cadendo intercetta con la mano e Pairetto non può che decretare il rigore ammonendo Hetemaj. Sulla palla va Verdi che infila nell’angolino alto alla destra di Sorrentino. Al quarto d’ora il Bologna protesta e vorrebbe un altro penalty per un contrasto di Castro su Palacio che il direttore di gara però reputa regolare. Al 16’ è Mirante a bloccare in presa plastica un colpo di testa di Dainelli spintosi in avanti su una punizione di Giaccherini da sinistra e sponda di Birsa sul primo palo. Un minuto dopo il centrale difensivo del Chievo viene ammonito per fallo su Palacio. Al 18’ i rossoblù di casa hanno un’occasionissima per il raddoppio: punizione di Verdi da sinistra, sul secondo palo De Maio interviene ma spreca mandando fuori. Al 22’ è molto bravo Sorrentino ad evitare il secondo gol bolognese su tiro di Destro liberato da un pallonetto smarcante di Verdi che aveva approfittato di un errore in disimpegno al limite dell’area di Tomovic. Ammonito Helander. Al 25’ anche il Chievo ha un’occasionissima con Castro che, sfuggito a Masina sulla destra si libera ma sbaglia l’impatto sul pallone che finisce a lato. Al 27’ su azione d’angolo prima Mirante respinge il colpo di testa di Castro che sulla ribattuta ci prove di destro ma colpisce la traversa. È l’occasione più pericolosa del Chievo nella prima frazione di gioco, molto sfortunato. Al 32’ sinistro di Birsa da fuori area, palla smorzata da De Maio e bloccata da Mirante. Al 33’ nuova occasione per il Bologna: scambio Destro, Poli, Palacio in area di rigore, determinante l’intervento in scivolata di Dainelli che sbroglia l’intricata matassa. La gara prosegue su ritmi meno intensi e si giunge alla fine del primo tempo.
Nella ripresa il Chievo scende in campo con un piglio diverso e arriva presto al pareggio. Al 47’ Giaccherini (ex Bologna nel 2015-16) dentro l’area sulla sinistra, con un sinistro al volo manda il pallone sotto l’incrocio sul palo opposto su assist di Castro. 57’ Castro in area viene atterrato da Helander: rigore netto ma l’arbitro fa proseguire. Al 58’ cross di Birsa da destra, colpo di testa di Inglese, Mirante si inarca e devia sopra la traversa. Un minuto dopo palla a centro area di Gobbi per Inglese che si libera di due difensori e insacca di destro alla destra di Mirante: 2-1 per il Chievo e rimonta completata in un quarto d’ora. Al 62’ punizione di Verdi dalla destra, palla in area, De Maio sul secondo palo spedisce fuori: un’azione fotocopia del primo tempo. Al 63’ Donadoni inserisce Falletti per Dzemaili. Al 64’ viene ammonito Rigoni. Subito dopo punizione da destra per il Bologna, palla sul secondo palo per Masina che finisce a terra contrastato dai difensori clivensi, Pairetto ben appostato fa proseguire. Al 67’ primo cambio del Chievo: Bastien lascia il posto all’esausto (e fischiatissimo da suo ex pubblico) Giaccherini. Al 75’ Donsah rileva Palacio. Un minuto dopo ci prova Hetemaj con una mezza girata di sinistro da fuori, palla parecchio a lato. Al 79’ Verdi dal fondo sulla sinistra infila un filtrante potentissimo che attraversa tutto lo specchio della porta ma nessuno interviene e sul secondo palo Mbaye, invece di concludere, passa indietro e l’occasione sfuma. All’82’ Stepinski rileva Inglese. Un minuto dopo ci prova Castro, autore di una partita in crescendo: destro a giro da fuori, blocca Mirante, ma c’era Stepinski solo sulla sinistra. Il Bologna non demorde e all’85’ Verdi scaglia un destro potentissimo deviato sul legno dal portiere. Al minuto 84 è Felletti a tirare di sinistro fuori e all’89’ Cesar entra al posto di Depaoli. La partita si chiude dopo 5’ di recupero con il Chievo che bada al controllo palla senza affondare i colpi. La partita si chiude sotto una marea di fischi dei tifosi del Bologna che hanno cantato per tutto il match e si aspettavano un altro esito, ma i loro beniamini hanno sprecato davvero qualche occasione di troppo.
Per il Chievo il migliore è stato Giaccherini, mentre il peggiore in campo è stato De Maio.
Spettatori 22.581 per un incasso di 235.637 euro (abbonati 13.620, quota 164.587 euro). Alcune centinaia i tifosi del Chievo presenti. Ora un ultimo sforzo, con almeno un punto da conquistare domenica prossima alle 18 al Bentegodi contro il già retrocesso ma tutt’altro che domo Benevento. Una partita da preparare molto bene, come D’Anna sa fare, per affrontarla con il giusto approccio.
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